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giovedì 25 dicembre 2008

NUOVI ORIZZONTI

C'è un bel film che si chiama 'Orizzonti di gloria', o forse confondo il nome, comunque i nostri orizzonti sono di gloria. Oggi è un grande giorno, oggi decido di cambiare la mia vita, mettendola al servizio di un grande ideale. Qual è l'ideale migliore: la conquista del paradiso! Ma, sono sempre le stesse cose? Stupido, il paradiso contiene ogni autentica novità, ogni freschezza e vitalità, ogni colore sapore suono e odore piacevole...mai sentito. Paradosso: se cerchi sempre novità trovi sempre lo stesso squallore, se cerchi sempre il servizio e la verità, vecchia e tradizionale, trovi sempre gioia pace e nuova freschezza come una rosa, come vedere una bella ragazza al posto di una persona ormai sfiorita...ecco, lo spirito vero non sfiorisce mai. VI AUGURO UN FRESCO E NUOVO NATALE, e ANNO 2009 - DIPENDE DA TE E DA ME NON DALLE COSE ESTERNE..ciao ciao

sabato 20 dicembre 2008

guerriero, sul rinnovarsi

Diceva un guerriero invincibile: "'Rinnovarsi' quando la situazione ristagna significa cambiare lo spirito senza attendere che cambi la situazione e vincere con una tecnica nuova..." (per chi è interessato cerco la citazione precisa)

Come cambiare lo spirito? Credo si tratti di un sano realismo, vedere le cose nelle loro vere dimensioni, in termini cristiani si dice che bisogna cercare di entrare in sintonia con il cuore di Cristo, che vede le cose da Dio perchè è Dio in quanto la Persona divina del Verbo ha due nature, quella umana e quella divina. Ma anche una persona sincera, onesta, dal cuore retto ha una visione...infatti, noi siamo legati ai sacramenti ma la grazia divina agisce in maniera invisibile ed efficace.

Ridimensionare i problemi e le situazioni, le difficoltà.

Saluti auguri e felice Natale, ricordo della nascita di Nostro Signore Gesù Cristo, al di là delle ideologie e delle fobie o fanatismi, auguri a tutti!!!

martedì 16 dicembre 2008

SPIRITO INDOMITO

Possiamo cercare di sviluppare la "spada dello spirito", in fondo gli eventi umani sono il frutto delle scelte nel bene come nel male di ciascuno di noi. Il Natale è una buona occasione per raffinare la "spada dello spirito", cioè la forza interiore, la speranza, la fiducia e il coraggio per vivere pienamente. La morte appartiene alla vita, ci fornisce lo stimolo a capire il senso delle cose terrene, la sua concreta possibilità ci può aiutare a rafforzarci nella scelta del bene come campo e orizzonte. Poi ciascuno individuerà quello che hic et nunc è il bene per le sua condizione...ma (continua)

martedì 2 dicembre 2008

senso della vita

In fondo mi sono accorto che tutte le donne e gli uomini non cercano altro che affetto e comprensione. Relazione, amore, amicizia...al di fuori perciò di un rapporto leale con noi stessi con gli altri e con Dio, non vedo che depressione, stanchezza, frustrazione...forse perchè si cerca piacere, gioia e felicità dove essa non è, in una fonte inaridita, vuota. E' l'illusione di sempre: accumuliamo e siamo infelici e dissipati, perdiamo e ci troviamo più ricchi e felici. Il tempo avanza inarrestabile, per quanto cerchiamo di non pensarci...e qui l'errore, bisogna sempre pensarci, così possiamo adesso approfittare delle cose veramente belle della vita, che non sono certo pochi e brevi piaceri momentanei ed egoistici. La donna e l'uomo sono destinati a mete grandiose, che trascendono la mera dimensione materiale e fisica, e queste mete, perseguite con sincerità, illuminano tutto il nostro essere e la nostra vita, anche quella degli altri, nonostante i nostri sbagli e peccati riconosciuti tali senza finzione!
saluti a tutti e auguri!

mercoledì 19 novembre 2008

gnosi, grazie ad un amico

a proposito di ciò che mi hai chiesto ti devo dire: le tesi che hai esposto sono analoghe ad una vecchia eresia detta gnosi, che unisce sincretisticamente, cioè senza costrutto logico coerente, dottrine e idee di diversi sistemi filosofici e religiosi. Essa, la gnosi, così come la descrivo è una dottrina falsa perchè contiene ambiguità tali che le consentono di mutare sempre in modo da adattarsi ad ogni domanda cambiando di nascosto le sue basi, appunto si richiama ora a una teoria ora all'altra secondo il suo comodo. Lo scopo è cercare adepti per un gruppo scelto, come i massoni che spesso sono anche gnostici, un'elite di uomini che si credono superiori agli altri e a Dio, cercano solo i propri interessi (solito sesso, donne, potere, droga, alcol, benessere materiale e a volte si dedicano a occultismo e spiritismo).
La religione vera è una cosa assai più seria, con basi anche razionali o almeno credibili e ragionevoli, fondata su fatti riscontrabili anche in natura e nella storia nell'archeologia, l'uomo di oggi come quello di ieri ha gli stessi vizi e le stesse virtù, lo stesso destino (con Dio o contro Dio che ci aspetta, davanti a Dio, eterno, un giorno è come mille anni e mille anni sono come un giorno), l'uomo è un tutt'uno anima e corpo, come due coprincipi, l'anima fa vivere il corpo e non muore con esso. ciao ciao da Riccardo

grazie ad un amico, rispondo alla sua affermazione circa la cecità dei cristiani

grazie, Metallskin, anche se ti capisco ti consiglio di leggere il libro così poi ne riparliamo...Messori era ben più razionalista e laicista di me e di te ma poi...gli è accaduto il contrario di quanto tu dici: un giorno si è domandato su cosa fondava le sue idee, e non trovò le basi quindi...iniziò a pensare

ora dimmi qual è il tuo credo così posso iniziare a ragionare con te cercando, se vuoi, elementi condivisi e ti mostrerò, se vuoi, percorsi logici a cui, se vuoi, puoi opporre le ragioni che credi...

certo se un cristiano crede senza capire allora hai ragione, ma se fornisce ragioni per la sua fede allora forse vanno prima considerate e poi giudicate, a meno che non si rifiuti l'uso di ragione ma allora chi rifiuta di ragionare è senza ragione appunto..ciao ciao e grazie da Riccardo

mercoledì 12 novembre 2008

cristiano non vuol dire cretino, anzi...

questa è la visione di un intellettuale che era razionalista, laicista, anticlericale... che poi ha superato i suoi irrazionali pregiudizi dogmatici e ha fatto sua la fede cattolica...si chiama Vittorio Messori, "Perchè credo", 2008...lo sto leggendo

venerdì 7 novembre 2008

grazie a Gabriella....LA RETORICA

Allora, ecco una piccola sintesi: 1. ti devi divertire, la vita è bella! Tu sei più filosofa di molti filosofi!

2. in Aristotele la retorica è l'arte di rendere verosimile la verità, cioè la retorica ha per fine non il persuadere ma la ricerca e individuazione dei mezzi che servono a persuadere, dei mezzi di persuasione. E gli strumenti per persuadere vengono ricavati dalle cose stesse, cioè per esempio si utilizzano fatti accaduti per suscitare emozioni, passioni in colui che ascolta secondo la sua sensibilità. Gli strumenti principali che si devono usare nella retorica sono l'ethos, cioè il carattere del retore, la sua immagine pubblica, il modo in cui appare davanti al pubblico o all'ascoltatore, il pathos, cioè le passioni da suscitare secondo la natura dell'ascoltatore, le emozioni che scaturiscono dal discorso, e il logos, cioè la coerenza logica dell'argomentazione razionale, la razionalità stessa del discorso. La retorica quindi si serve dell'ethos e del pathos, strettamente legati tra loro, e del logos che organizza la struttura razionale, la coerenza logica del disorso persuasivo. L'elemento fondamentale all'inizio è l'ethos: esso deve essere curato bene perchè l'immagine iniziale è importante, Aristotele specifica anche tre elementi necessari per un ethos efficace: aretè, fronesis ed eunoia come "profilo" credibile, virtuoso, "saggezza pratica"- buon senso, realismo, "benevolenza" nel senso di buona volontà come apertura mentale, disponibilità a capire e a farsi capire. Aristotele, che genialmente spiega questo e molto altro, dimostra anche che la retorica nelle mani di un imbecille o di un mal intenzionato più è perfetta più è dannosa e pericolosa, per l'imbecille stesso e per tutti, perchè sarà usata per devastare la vita sociale e comune, asservita a vizi e capricci contro natura e inutili. Infatti, Aristotele contesta la retorica come mero strumento di persuasione svincolato da ogni principio e verità, anche perchè la virtù della giustizia e la contemplazione della verità sono per lui la vera aspirazione di ogni uomo, a cui per natura razionale tutti tendono, ma liberamente, perciò alcuni viziosi e corrotti possono rinnegare la propria natura come fossero bestie (nel senso tecnico di rinnegamento della propria ragionevolezza e razionalità, coerente con la loro natura intellettuale specifica dell'uomo).
Al contrario il pathos risulta fondamentale soltanto alla fine del discorso persuasivo, dell'azione del buon retore, o oratore, perchè le passioni e le emozioni devono nascere gradualmente nel corso del discorso per consentire magari il cambiamento di alcune idee, forse inesatte o false, presenti nella mente dell'ascoltatore e che il retore vuol far abbandonare.

3. citiamo il mio amico e collega, con cui abbiamo discusso questo che direi è anche un suo argomento di studio e insegnamento: prof. Rafael Jimenez Catano

lunedì 27 ottobre 2008

sulla felicità (grazie a Gabriella)

Qual è la fonte della felicità? Se vi è desiderio allora vi è la fonte e l'origine del desiderio, così avviene in natura (il cibo sazia la fame, l'acqua sazia la sete etc). Quindi chi ha messo il desiderio esiste ed è lì che troviamo l'appagamento del desiderio. Ma se lo cerchiamo fuori di noi nelle cose create non lo troveremo...

La felicità la consegue chi non la cerca (paradosso),

infatti essa è la risonanza anche sul piano del benessere psicologico di una vita virtuosa: essa è un dono gradito, non esigito nè perseguito.

La felicità è "delectatio in felicitate alterius", richiede la libertà di spirito, la libertà interiore.

La felicità consegue ed è un "dare senza perdere".

"La porta della felicità si apre verso l'esterno" (Kierkegaard).

"Honestum dicitur quod per se desideratur", ciò che è onesto, ciò che è buono è di per sè desiderabile.

Conseguire la felicità in ogni istante richiede distacco, sereno non masochistico, dai beni materiali e dai beni spirituali egoistici o vissuti egoisticamente; questo "doloroso" distacco crea l'apertura alla gioia che può essere riversata in noi dalla Fonte dell'essere e della vita, che è lo stesso Dio vivo da cui tutto dipende radicalmente. Distacco da tutto per possedere Tutto, Colui che è, Ipsum Esse Subsistens viene anche chiamato, chiamalo come credi ma spero di essermi spiegato.

venerdì 24 ottobre 2008

mi dicono: ma lei veramente crede negli angeli?

Ed io ho risposto che non solo ci credo, ma vi sono molteplici fatti empiricamente verificati e accaduti che testimoniano la credibilità dell'esistenza di angeli e demoni, ovvero angeli pervertiti o dannati: ma attenzione, gli angeli buoni e quelli cattivi non sono altro che creature come noi, certo a noi superiori in quanto puri spiriti ma pur sempre creature. Essi cioè sono totalmente e permanentemente sotto il controllo del buon Dio, da lui sono stati creati e lui potrebbe farli tornare nel nulla, ma ciò non avviene perchè Dio non cambia idea e rispetta se stesso per cui premiò gli angeli buoni e punì i ribelli che hanno ciò che hanno voluto e meritano, l'inferno.
Vi auguro di avere amicizia con le meravigliose creature angeliche...e per chi avesse da ridere e da ridire, eccomi prego si accomodi nel confronto razionale. Infatti, noi crediamo agli atomi, alle forze nucleari forti e deboli, al dna, ai bosoni etc etc perchè mai non dovrei credere anche a creature angeliche, semplicemente con un io spirituale, mentre il nostro è in un corpo...vedi il rapporto mente-corpo che ancora affascina ed è studiato da scienziati, filosofi e teologi.
saluti a tutti da Riccardo.
Ho copiato qui un mio post per chiarire alcune richieste pervenutemi circa il post MIchele (che è solo nel presente blog)

mercoledì 15 ottobre 2008

Identità e Scanderbeg

Identità significa libertà, nel senso che scoprire chi siamo significa seguire la nostra natura, quella vera, che non coincide sempre con ciò che istintivamente abbiamo voglia di fare o di essere.

Allora l'autodeterminazione di un popolo dipende dall'autodeterminazione, dalla libertà spirituale prima che fisica, delle donne e degli uomini di quel popolo.

Il principe Giorgio Castriota Scanderbeg disse, quando ritrovò la sua identità nel suo popolo, così si racconta, "non vi porto la libertà (dal giogo dell'impero ottomano), ma la ritrovo tra di voi"...ciò anche a prezzo del suo sangue. Per questa scelta ha visto morire in modo brutale centinaia di migliaglia dei suoi fratelli, ma tenne duro combattendo per più di venti anni fino alla morte. Disse questo perchè abbandonando il servizio coatto (era stato fatto prigioniero da piccolo), prestato con onore al servizio dell'Impero Ottomano, decise di ritornare alla sua patria e alla sua fede.

mercoledì 8 ottobre 2008

Giorgio Castriota Scanderbeg

Non è che io mi sia fissato su questa figura, al contrario la visione degli eventi che si era fissata in me, relativamente agli anni dei secoli XV e XVI, trascurava la presenza nella sua centralità di questo principe albanese e per certi aspetti italiano, che ha rischiato ripetutamente la sua vita fisica e il suo potere oltre che il suo onore al servizio della causa della libertà spirituale e religiosa albanese, italiana e non solo.

Fu lui appunto a tenere impegnato l'impero turco islamizzato che già aveva fatto capitolare Costantinopoli, causando nel 1453 la caduta del'Impero Romano d'Oriente, poi Mosca fu detta la terza Roma.

Definito difensore della civiltà occidentale e atleta di Cristo, per la gravità del momento storico che stava trasformandosi in tragedia per tutti noi.

Vi darò approfonditi ragguagli.

saluti a tutti da Riccardo

domenica 5 ottobre 2008

AL DI LA' DEL CREDO POLITICO

Indipendentemente dal credo politico mi pare interessante. Si parla della giornalista assassinata in Russia che denunciò i crimini in Cecenia etc.

Sono passati due anni da che Anna è stata uccisa, ma nulla è cambiato a Mosca. La guida del Paese è passato a Medvedev, ma è sempre Putin che comanda. In Cecenia, Ramzan Kadyrov (che la Politkovskaja immaginava processato per crimini contro l'umanità) continua a fare ciò che vuole. Chi ha sparato ad Anna peraltro è sempre libero. Sia chi ha materialmente premuto il grilletto, sia chi ha pagato gli assassini per metterla a tacere. Noi non l'abbiamo dimenticata e la ricorderemo in questo secondo anniversario con un presidio in piazza a Milano e Roma.

MARTEDI 7 OTTOBRE ALLE ORE 20:30ROMA, CAMPO DEI FIORIMILANO, PIAZZA DELLA SCALAVI ASPETTIAMO: CON UNA CANDELA.

Annaviva è un'associazione nata per mantenere viva la memoria di Anna Politkovskaja. Ha chiesto – con una petizione popolare - al Comune di Milano di dedicare un albero nel giardino dei giusti alla grande giornalista russa. L'associazione si batte per i diritti umani nell'est Europa. A tal fine ha organizzato manifestazioni contro la repressione dell'opposizione in Bielorussia e contro l'invasione russa in Georgia. Annaviva ha un sito che racconta cosa accade oltre il "muro di Schengen"

sabato 4 ottobre 2008

quando sembra che le cose non possano cambiare

Allora lavora per cambiare te stesso. Lascia che gli altri ti giudichino e tu non giudicarli, sono e siamo stupidi a volte; lasciali parlare, lasciali pensare, non preoccuparti...

in fine ciò che conta è il consenso di Dio, nel senso che il suo volere corrisponde a quello che è giusto, e noi dobbiamo agire secondo coscienza, una coscienza ben formata attraverso lo studio, l'impegno, l'esperienza e gli errori commessi ma ammessi.

Il giusto cade sette volte al giorno...l'importante è rialzarsi sempre, sempre! Con l'aiuto degli altri, degli angeli se vuoi, di Dio se vuoi, anche con l'aiuto dell'esperienza degli uomini e delle donne giuste di cui abbiamo notizia, guardando al futuro con lo sguardo di ieri "come nani sulle spalle di giganti" (mi pare lo dicesse anche Bernardo di Chartres)

saluti e buon divertimento...la vita è bella, non sprechiamola! Guardiamo più lontano della nostra vista corta, a volte.

mercoledì 1 ottobre 2008

Speranza Ben Fondata

Dal libro di Ilibagiza ho appreso che la vita terrena conviene che sia vissuta nell'orizzonte dell'eternità da cui Dio ci ama, ci osserva, ci giudica...e con cui vivremo definitivamente certamente!

In questo modo riusciamo a vedere le cose del mondo, gli eventi belli o brutti, nella loro giusta dimensione...

così superiamo la miopia, lo sguardo basso e depresso sui mali che ci circondano, ingigantendoli oltremisura...già i primi filosofi "scrutavano il cielo"...

smettiamola di girare per il mondo come dei porcelllini che si rotolano nel fango, occhi sporchi pieni di melma, incapaci di guardare la belleza della vita, delle cose e del mondo...recuperiamo odori, colori, sapori (come dice scherzando un mio caro amico) anche in senso spirituale...

insomma come se sempre se vuoi cambiare il mondo comincia a cambiare te stesso, tanto più quanto più ti sembra stupidamente nella tua ignoranza e mia, che il mondo non possa cambiare

auguri a tutti e buon lavoro da Riccardo

domenica 28 settembre 2008

viva per raccontare

"I miei pensieri erano paralizzati. Sapevo che il demone nella mia mente aveva ragione. Mentivo a Dio ogni volta che pregavo. Ero talmente sopraffatta dall'odio contro i responsabili del genocidio, che faticavo addirittura a respirare." (pag.129) nel capitolo "lotta per il perdono"
(Immaculee Ilibagiza, "Viva per raccontare", edizione Corbaccio)

nel capitolo del libro l'autrice racconta la sua allucinante esperienza umana, in un contatto ravvicinato con forze maligne e cattiveria estrema, difficile da descrivere, purtroppo reale;

eppure, in controluce, si respira la potenza del divino e delle forze più belle, che gli uomini - se vogliono - sempre conservano!

Allora, leggendo, si comprende come lottare per uscire dalla spirale dell'odio contro le persone, odio che si ritorce contro noi stessi, per passare al disprezzo del male, dei comportamenti sbagliati, rifiutando invece il disprezzo per le persone che porta in fine al disprezzo di sè

vi saluto...discutiamone, ciao da Riccardo

lunedì 22 settembre 2008

IMMACULEE ILIBAGIZA

nella linea della speranza ben fondata, contro ogni apparente morte della speranza stessa, non posso non far riferimento alla seguente storia INCREDIBILE ma vera di cui mi ha parlato un amico ingegnere, tipo molto pratico e concreto...allora mi sono incuriosito....ho comprato e ho letto....

1994 massacro in Ruanda, hutu contro tutsi, una ragazza tutsi chiusa in un bagno con altre donne per 90 giorni, per scaricare la catena doveva aspettare che altri della casa lo facessero per non far udire alcun rumore....altrimenti sarebbe stata sgozzata e tagliata a pezzi...in un paese bellissimo dove purtroppo sembra che i demoni si siano dati convegno...

ora Immaculee è viva, sposata felicemente e lavora alle nazioni unite.....(continua)

ciao a tutti da Riccardo

giovedì 18 settembre 2008

la forza dell'anima

A volte sembra di essere sommersi da notizie ed eventi squallidi, e spesso sono realmente tali alcuni eventi;

la soluzione però e lo sguardo ottimistico, costruttivo vanno posti secondo me nella ricerca della forza dell'anima, perchè è da lì che scaturisce la malattia dell'uomo contemporaneo, dalla mancanza di spirito di conquista aperto e speranzoso, caratteri del vero uomo che costruisce con gli altri una civiltà;

oggi l'uomo è trascinato dagli eventi, è dominato, rincorre sempre qualcosa che perennemente gli sfugge...sembra impazzito

secondo me dobbiamo imparare a fermarci, a guardare dentro di noi e fuori, rallentare il passo, ascoltare, recuperare

solo così, e con l'aiuto di Dio, piano piano possiamo vivere e convivere in modo più umano e naturale. Non per nulla mi colpiva il fatto di vedere un grande uomo come Giovanni Paolo II, uomo anche pubblico, che si mostrava mentre sciava, mentre passeggiava tra monti e vallate...perchè?

Voleva insegnarci a vivere da uomini, prima ancora di guidarci nella fede cattolica. Un mezzo uomo non può essere ancora un vero cristiano, perchè Cristo era veramente uomo, con le virtù dell'uomo.

Allora iniziamo a vincere la pigrizia e indossiamo gli abiti del movimento, della natura per passeggiare, camminare, respirare...guardare in alto e non solo davanti ai nostri piedi

saluti e auguri da Riccardo

mercoledì 17 settembre 2008

davanti alla tragedia

davanti dietro sotto sopra intorno e dentro qualsiasi tragica situazione

si nasconde il mistero della misericordia di Dio, si nasconde per un non credente anche

il mistero della necessità logica e ontologica di ammettere un principio assolutamente buono e perfetto, principio di ogni verità e bellezza, in quanto il difetto non può che essere un derivato - qualcosa che c'è e per un aspetto funziona e qualche altra cosa a causa di cui il primo non funziona bene

allora, in conclusione, o per logica o per fede non possiamo giustamente che nutrire fiducia e abbandonarci con speranza - altro atteggiamento sarebbe infantile, forse presuntuoso o quanto meno irragionevole e inutile, da bimbo capriccioso. Ciò non significa essere passivi, anzi bisogna cercare di capire fin dove è possibile, cercare di accettare, soffrire ma non fuggire...certamente il buon Dio non ha alcun piacere nè intenzione di torturare noi, ha cose ben più belle di cui occuparsi

come una madre di famiglia e un padre non passano il tempo a cercare torture per i figli

Quindi il problema vero è che la tragedia è dentro il cuore di ognuno di noi, che si crede Dio e vuole giudicare Dio

domenica 14 settembre 2008

GABRIELLA

QUALE MAMMA HA UN NOME COSI' BELLO?

GABRIELLA LA MAMMA PIU' BELLA

DATO CHE TI TROVI LONTANA

TI INVIO GLI AUGURI PIU' PURI/

NOVE FIGLI SONO TANTI

NOVE CROCI MA, POICHE' PRECOCI, PIU' VELOCI

NOVE INCARICHI IN MENO PER TE E GRAZIE A TE

CHE CI HAI FATTO FATICARE

MA ANCHE UN POCO IMPARARE

NELLA SCHERMA A PARARE

COI REMI A MARE A MARTELLARE

GLI SQUALI AD AFFRONTARE

SULLA NEVE A SCIARE

A TE NOI TUTTI

SERGIO RICCARDO UGO CARLO VALERIA MARCO ELISA GIOVANNINO IL PIU' PICCINO EMANUELA LA PIU' PICCINA

DICIAMO SOLO TRE PAROLE

VOLARE VOLARE VOLARE

PERCHE' TI PIACE VIAGGIARE

e AUGURI AUGURI AUGURI

sabato 13 settembre 2008

i tamburi della pioggia

Non posso tacere: ho scoperto che gli albanesi hanno difeso nel secolo XV e XVI con il loro sangue la nostra civiltà cristiana, bloccando per 25 anni la violentissima e sanguinosa espansione turca ottomana che, già distrutta Costantinopoli (1453 d.C., caduta dell'I.R. d'Oriente), voleva occupare e distruggere Roma, centro del cattolicesimo. Così Maometto II pensava che tagliando la testa al serpente, cioè distrutte Roma e Costantinopoli, il cristianesino, unico vero nemico temibile per la violenza dell'Impero ottomano islamico, che conosceva torture e crudeltà disumane oltre ad una efficiente organizzazione, il mondo sarebbe divenuto per forza tutto islamico. Ma il sultano non aveva fatto i conti con uno dei loro schiavi e generali, Giorgio Castriota Scandenberg, che quando scoprì la sua vera origine (albanese imprigionato e cristiano) si ribellò contro il suo vecchio padrone turco. Infatti, passò da....(continua nel prossimo post)


Ho letto in Ismail Kadarè, I tamburi della pioggia :

"Tutto hanno tentato contro di noi, dai cannoni giganteschi ai topi infetti. Noi abbiamo tenuto duro e teniamo duro. Sappiamo che questa resistenza ci costa caro e ci costerà ancora più caro. Ma bisogna pure che, sulla strada dell'orda demente, qualcuno si erga, e la Storia ha scelto noi. Il tempo ci ha posti al bivio: da una parte la via facile della sottomissione, dall'altra la via ardua, quella della lotta. Abbiamo scelto la seconda. Se avessimo pensato solo a noi avremmo potuto optare per la prima: avremmo avuto, così, la possibilità di terminare i nostri giorni in pace, accanto ai nostri aratri e all'ombra dei nostri ulivi. Ma una pace siffatta sarebbe equivalsa alla morte."

sono rimasto colpito dalla eroica forza d'animo di questo grande condottiero che ha tenuto per decenni in scacco il temibile e violentissimo impero turco in assedi spietati e sanguinosi...

martedì 9 settembre 2008

alla mia sorellina Emanuela

Carissima Lela, tantissimi auguri per la tua festa del 10 settembre. Certo sei fortunata tra la natività della B.V.Maria e il 12, nome di Maria. Direi che sei ben protetta e festeggiata pure in Cielo. Allora ti auguro un cielo di felicità e di divertimento. Qui a Napoli si sparano tracchi e botti in occasione delle feste importanti per dare rilevanza con suoni al tripudio. Ora tu sentirai nel cuore la voglia di festeggiarti che noi tutti da Palermo, Napoli, Verona, Milano, Bologna e Roma avvertiamo non potendo essere tutti lì con te.

Soltanto tre parole

AUGURI AUGURI AUGURI

con simpatia Riccardo, fratello

speriamo che ora non si aspettino tutti gli auguri dal blog...tienilo segreto (scherzo)

domenica 7 settembre 2008

giorgio castriota skandenberg

Roma 1938 monumento dedicato a Giogio Castriota Scandenberg "strenuo difensore della civiltà occidentale" in occasione dell'anniversario della nascita, mi sembra, in piazza Albania

E' imparentato con i sanseverino, ha difeso il re di Napoli, ha resistito per 25 anni all'assalto e agli assedi dell'impero ottomano, siamo verso il 1453 caduta di Costantinopoli,

il Castriota con 300 albanesi, suoi fedelissimi, guerrieri valorosi che soli con scarse forze hanno vinto decine e decine di scontri con il più forte e violento impero dell'epoca, bloccando l'ondata che stava per stravolgere l'Europa...tanto che il Papa lo proclamò "atleta di Cristo" e "difensore dell'Occidente"; ebbe come feudi in Italia Monte Sant'Angelo e San Giovanni Rotondo...(continua)

io non conoscevo questa pagina eroica fatta di ferro e di sangue, e che ha preservato la civiltà cristiana - e , attenzione, lo Scandenberg era uno dei più forti campioni dei turchi ottomani prima di convertirsi al cristianesimo e alla difesa dell'indipendenza e libertà degli albanesi soggiogati nella violenza dall'impero turco di allora

giovedì 4 settembre 2008

dall'eternità

la vita è un dono che presuppone l'eternità. La vita nostra e dell'universo presuppone cioè una vita eterna, cioè un Essere che vive eternamente da cui deriva la vita. Un bambino nasce dall'unione di una donna con un uomo, così il primo uomo e la prima donna non possono che essere nati, all'origine di ogni origine, che da una potenza infinitamente superiore a ciò che essi sono. Infatti noi sappiamo che il primo uomo non può essersi fatto da sè (impossibile perchè ciò che non esiste non può fare nulla in quanto non c'è)

...ne parliamo...saluti a tutti e buon anno

mercoledì 3 settembre 2008

citazione e pensiero

"Il Tao del cielo è imparziale:
esso è sempre dalla parte del bene."

Questa semplice riflessione mi conferma l'istanza metafisica comune presente nel pensiero umano, universalmente, sia in occidente sia in oriente. Anche nella nostra cultura e civiltà occidentale, in quella originale non nel meccanicismo cartesiano e postcartesiano, abbiamo la medesima riflessione espressa nel primato ontologico del bene.

Le cose esistono perchè hanno l'essere, che in quanto tale è di per sè bene, il male altro non è che difetto del bene. Infatti, si parla di vita senza morte, mentre la morte è solo estinzione della vita. Ci può essere solo vita, solo salute, solo bene, il Bene assoluto, mentre la morte senza vita non può esistere. Qui parliamo dell'essere delle cose, poi sul piano morale bisogna specificare ulteriori considerazioni.

Consiglio a tutti, atei e credenti intelligenti, lo studio del geniale documento di Giovanni Paolo II, Fides et ratio, peraltro assai breve in forma di lettera: lì si parla di questa istanza comune in ogni cultura, e si spiega bene che nessuna cultura può pretendere di essere l'unica e assoluta verità.

lunedì 1 settembre 2008

riflessione grazie a dragonfly sul senso del ricercare

per saperlo, apprezzo e condivido questa vostra ricerca. Io sto leggendo il Tao te ching. Penso però che in Herman Hesse sia un'interpretazione della ricerca e una visione orientale falsata.

Il mistero dell'origine e la continua ricerca non indica una mancanza di direzione, anzi una fortissima volontà di bene e di verità che nulla ha a che vedere con un vuoto perdersi in una spersonalizzazione relativistica.

"La verità non consiste di belle parole" in "La regola celeste"...c'è la regola, c'è la via, c'è il cammino...

davanti ai dieci comandamenti i saggi cinesi chiesero a Matteo Ricci nel 1584, a Zhaoqing, di tradurli in cinese perchè "dicevano volergli osservare per vederli tanto conformi alla ragione e alla legge naturale" -vedi in Istituto Matteo Ricci

Questa ricerca senza fine, senza scopo, è un'illusione narcisistica che impedisce una generosa e autentica ricerca del sè, che passa attraverso scelte serie, coerenti, generose e pronte al sacrificio. Credo che in questa ricerca un sapiente possa e debba considerare anche quanto disse Giovanni Paolo II nella breve ma ricca lettera "Fides et ratio" (compratela e leggetela ...vedrete) in cui spiega che l'uomo ha due ali per volare: la fede e la ragione. In Siddarta manca la ragione come luce che guida, allora porta ad una fede fasulla in una ricerca priva di senso ma apparentemente affascinante, attraente...in vero mi appare fideistico

mi pare troppo comodo nascondere i propri vizi e peccati, che giustamente pesano come gradito richiamo della coscienza che Dio ci ha dato, dietro la maschera di una pseudo-ricerca in cui non so mai dove vado così sfuggo alle mie responsabilità.

saluti da Riccardo e coraggio!

domenica 31 agosto 2008

il pensiero su vita e morte lo devo a cangurosolare e arya

vita e morte

la morte è una brutta cosa, ma è anche naturale. Io credo che Dio non ci abbia creato per la morte ma per vivere ed essere felici. Ogni male lo accredito al peccato o male morale, e ai demoni creature pericolose e pervertite ma perdenti.

I sapienti, anche non cristiani, valutano il valore di un uomo dal modo in cui sa affrontare la morte.

Nel cristianesimo Cristo ha voluto morire per insegnarci a morire con coraggio e fiducia in una vita migliore, nella dimensione dell'eterna felicità con Dio e con gli altri.

La felicità terrena passa attraverso la capacità di confrontarsi con la sofferenza, attraverso cui ci si dispera o si impara ad amare senza egoismo, funzione si dice ascetica. E' chiaro che il masochismo però è una malattia mentale, un vizio pericoloso perchè l'uomo è nato per amare e per la felicità, ma a causa del peccato ora non può non soffrire (e non per colpa di Dio ma per colpa nostra e dei demoni di cui sopra...anche antiche religioni, oltre alla ragione umana confermano ciò).

Insomma una vera donna e un vero uomo devono pensare alla morte in modo positivo, come semplice passaggio per una vita ulteriore e migliore o come passaggio per l'inferno (vedi Dante Alighieri). La vita serve ad amare e a prepararsi ad amare anche e soprattutto nel difficile momento della morte, che essendo inevitabile, conviene affrontare subito.

Pensa alla preghiera cristiana "Santa Maria prega per noi adesso e nell'ora della nostra morte".
I fanatici anticlericali, con cui pure sono in dialogo, non capiscono che il cristianesimo ha potenziato ciò che molti pagani già dicevano e dicono "gratia perficit naturam"

questo è il mio pensiero

venerdì 29 agosto 2008

diritto e giustizia

Ogni nazione ha diritto al suo spazio, alla sua libertà di azione e organizzazione, ma dapprima vi è il diritto di ogni essere umano dal concepimento alla morte di vivere degnamente.

Allora, ogni azione politica o militare, che direttamente violenta la vita di singoli, squalifica se stessa e perde ogni diritto, perchè tradisce il primo dovere di ogni essere umano; anzi il secondo che segue il primo: amerai il Signore Dio tuo, con tutta la tua anima, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente, amerai il prossimo tuo come ami te stesso (giustamente). Anche un ateo capisce bene il dovere-diritto non dico di tollerare ma di servire gli altri.

mercoledì 27 agosto 2008

non vorrei fare politica in questa sede, ma oggi pare essere tornati al periodo nazista. Quindi non voglio tacere per non essere complice

sono allarmato da queste notizie -la democrazia veramente è in pericolo, credo- , discutiamone e informiamoci, indipendentemente dal credo politico: tratto dal sito del Senatore Paolo Guzzanti (http://www.paologuzzanti.it/) , che ha attraversato vari scenari nella sua vita- l'articolo è del Senatore così come risulta sul suo sito-

IL GIORNALE (bozza non corretta)
E’ ora di dire no a Putin, per il bene della pace e per il bene della Russia, se è vero come è vero che la sorte della Russia sta a cuore a tutta la gente libera che ha gioito della fine dell’Unione Sovietica e del comunismo che viene dal fredda. Il problema è che Putin (il presidente Medevedev, un giovanotto sportivo, è un suo uomo) non ha gioito affatto per la fine dell’Unione Sovietica e la rivuole indietro. Questa la sostanza. E rivuole un mondo che abbia timore, più che rispetto per il fantasma dell’Urss. E, quel che è peggio, il governo – siamo onestamente tentati di chiamarlo regime – alimenta in questi mesi e questi anni (dalla seconda guerra cecena scatenata dopo ambigui attentati) una febbre di guerra fra i russi che sono descritti in tutte le corrispondenze giornalistiche come invasati, si sentono sul carro armato, rivogliono essere – ecco la parola – una “superpotenza” e non soltanto una potenza.Io ho sbattuto il muso contro il nuovo bonapartismo russo quando credevo, presiedendo la commissione Mitrokhin, che Putin, grande fraterno amico (quasi un cugino) del presidente Berlusconi si comportasse come il presidente di un governo democratico che si è finalmente liberato dalla dittatura non soltanto comunista, ma del KGB. Errore: Putin chiarì che lui e i suoi “sono” il KGB (che oggi si chiama formalmente FSB per l’interno e SVR per l’estero, ma tutti ovunque nel mondo seguitano a chiamarlo KGB). Arruolai allora segretamente, attraverso i buoni uffici dei grandi fuggiaschi russi di Londra (e non le “spie”, ma intellettuali di livello mondiale come Vladimir Bukovsky) un giovane eroe fin troppo puro come Alexander Litvinenko e qualcuno venne da Mosca per avvelenarlo il primo novembre del 2006. Morì fra atroci dolori il 23 di quel mese. Nel marzo successivo la Procura britannica della Corona accusò l’ex tenente colonnello del KGB Andrei Lugovoi di essere l’assassino e ne chiese l’estradizione a Mosca. La reazione di Putin fu pazzesca e incredibile, quasi interamente oscurata sulla sola stampa italiana e le sue televisioni: il presidente russo fece tirar fuori dagli hangar gli arruginiti bombarideri atomici Tupolev che giacevano negli hangar dal 1991 e li fece levare in volo verso lo spazio aereo inglese. Tony Blair, che aveva avuto una cotta per Putin così come il presidente George W. Bush (“Ho visto nei suoi occhi la luce dell’onestà”) si infuriò come una belva e fece levare in volo i caccia britannici Typhoon. Così nel 2007 la Russia ha iniziato unilateralmente la seconda guerra fredda che è piuttosto una guerra egemonica per il controllo energetico e in definitiva militare ed economico dell’Europa. Il successore di Tony Blairl, il primo ministro Gordon Brown, ha ringhiato contro i russi anche all’ultimo G8 di Tokyo. Gli americani si sono preoccupati e hanno cominciato ad esercitare pressioni sul governo di Mosca, inutilmente. Quando la Polonia ha chiesto e dopo molti tentennamenti ottenuto la firma per uno scudo spaziale di difesa dai missili, il governo di Mosca ha annunciato la teoria del diritto del primo colpo nucleare: se la Russia ritiene (“ritiene”!) di essere minacciata nei suoi interessi, ha diritto a colpire per prima con armi atomiche. Nell’estate del 2006, tre mesi prima che i killer andassero ad assassinare Litvinenko, Putin fece approvare dalla Duma una legge che autorizza legalmente il Presidente ad ordinare la soppressione fisica all’estero di chiunque sia ritenuto “nemico” della Federazione Russa.Quando presiedevo la Commissione che indagava sul KGB avevo rapporti istituzionali con il Sismi e mi furono mostrate, con costernazione e preoccupazione, decine di fotografie di agenti “illegali” russi in Italia e in Europa: dopo la fine della guerra fredda, tutte le democrazie hanno agenti di intelligence all’estero, ma nessuno tranne i russi ha più agenti illegali che, secondo Litvinenko, usano connessioni con la criminalità organizzata per compiere azioni di ogni genere.Berlusconi mi disse una volta che il suo lavoro su Putin aveva lo scopo di trattenere la Russia legata all’Occidente e non farla scivolare verso Oriente. Ebbene, esattamente un anno fa, alla fine d’agosto del 2007, si svolsero delle gigantesche manovre militari congiunte tra forze armate russe e cinesi, con aviazione, artiglieria, mezzi corazzati impegnati in una improbabile operazione “antiterrorismo”.La crisi della Georgia è stata accuratamente preparata da almeno tre anni, quanti ne sono serviti per costruire una serie di gigantesche strutture, tunnel e sistemi viari, destinati all’invasione. L’operazione era stata programmata per aprile e poi rinviata ad agosto. Si può rimproverare il presidente Saakashvili di essere caduto nella trappola quando i cosiddetti osseti del sud hanno aperto il fuoco con i mortali. L’invasione di uno Stato sovrano è stata consumata sotto gli occhi del mondo e il ritiro in accordo con i famosi “sei punti” di Sarkozy non è mai avvenuto. Al massimo, i soldati russi si mettono una fascia blu sul braccio con la scritta MS che sta per peacekeeper. Sono arbitri e giocatori, occupanti e giudici. Il gasdotto già esistente in Georgia e che fa concorrenza a Gazprom, è di fatto liquidato. Il grande gasdotto che dovrebbe bypassare la Russia e portare energia alternativa a quella russa, ce lo possiamo scordare.Intanto la Russia ha sbattuto ieri l’altro la porta in faccia alla Nato. Ha sbattuto la porta in faccia al Wto, senza il quale non può svilupparsi. Ormai tutti ornano a parlare del “G7” anziché del “G8” che vuol dire G7 più Russia. La Russia si è isolata rispetto al resto del mondo, e dà prova di bullismo, di militarismo, di disprezzo per le regole della convivenza internazionale, dando sempre la colpa agli altri. Come se non bastasse, provvede da anni tecnologia militare (missili e sistemi antimissile) al’Iran, che li smista agli Hezbollah, alla Siria (che ha salutato il ritorno del nuovo “sovietismo” chiedendo armi a Mosca), nonché al peggior nemico americano degli Stati Uniti, il venezuelano Chavez che riceve armamento leggero, elicotteri e ha annunciato di prendere il considerazione il ripristino di basi aeree militari a Cuba. Questo “prima” della Georgia, la cui invasione è stata giustificata con l’accusa agli occidentali di voler accerchiare la Russia.Il risultato è che oggi Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Ucraina e Gorgia stanno dando vita ad una nuova confederazione di Stati che chiedono all’America una stretta alleanza e protezione militare, al di là dell’obsoleta Nato.Il rischio di un fronte di protezione antirusso da parte degli ex schiavi dell’Urss è già reale. L’isolamento russo è una scelta russa. Il bullismo continua.Che può fare l’Italia? Molto. Molto può fare Berlusconi dicendo al “caro Vladimir” qualcosa come: “Mio carissimo Vladimir, probabilmente a novembre vincerà McCain e la Casa Bianca, che già oggi ha preso una linea dura, la prenderà durissima. Noi italiani, che oggi facciamo sforzi di equilibrismo per mantenere i piedi in due staffe, l’amicizia con te e quella con l’America, potremmo per causa tua essere costretti a scegliere. Dio non voglia, mio delizioso amico, perché credimi: gli italiani liberi di cui sono il leader mi licenzierebbero in tronco se io fra la prima e più grande democrazia del mondo e la tua bullistica mezza dittatura, scegliessi te. Con tutto l’affetto e la simpatia, non potrei permettermelo”.

sabato 23 agosto 2008

il soprannaturale per cui l'uomo è predisposto e senza il quale...ma si parte dal naturale

l'uomo oggi vive in una dimensione orizzontale, piatta, senz'anima. E' uomo a una sola dimensione, è HOMO FABER, vive nell'azione e per l'azione, è spesso povero, triste, depresso.

Questo non è bello, e non è giusto. Infatti ognuno di noi ha un'anima, che sola val più di tutto l'universo materiale, che è splendido...

perciò non c'è motivo fondato di abbattersi...

ma riconoscere che abbiamo un'anima significa ammettere la mia dignità, allora ammettere i miei errori, allora riconoscere Dio perchè certo l'anima non me la sono data da solo, allora significa adorare ciò e chi veramente è Bello e Giusto, cioè Dio e non io. Se continuo a negare Dio e ad adorare IO, allora la tristezza è inevitabile perchè Io sono semplicemente io, un piccolo e meschino io, non certo Dio nè un dio...

capisco chi non riesce a capire Dio, chi non riesce a capire il problema del male...ma almeno affrontiamo da uomini e con sincerità i problemi senza scappare nell'ambiguità dialettica, vuota fuffa fatta di ragionamenti sofistici senza capo nè coda...

cerchiamo l'anima della verità, senza paura, partendo da noi o dalla realtà ma muovendo passi in avanti, non fingendo di capire e di comprendere

amicizia vera si fonda...(tomelo como idea)

la vida es sustanciada de relaciones interpersonales; son estas que dan sabor y gusto a nuestra existencia. Entre las relaciones esta la con nosotros mismos, la con Dios, las con mujer, amigos.

Hay necesidad de tener alguien con quien comunicar, porque es una cosa buena y natural, el hombre es tambien humanamente un animale social.

Pienso que la comunicacion que al fondo da sabor y sentido real a todas las otras es la comunicacion en nosotros mismos con Dios, esta confiere paz y fuerza mayores de las que confiere una autosuficiencia en las artes marciales, como las que confiere una armonia natural con el universo de stilo panteista o similar.

Experiencias de chi-kung o nei-dan o taichi o budistas etc pueden ser util como instrumento de bienestar psicofisiologico pero no pueden nunca substituir la comunicacion interpersonal entre un hombre, una mujer y su Dios. Asì pienso y lo sucedido a Ingrid Betancourt me lo conferma.

Scusate lo spagnolo non perfetto, ma lo uso perchè lingua abbastanza internazionale.

Questo dico con rispetto per chi crede che Dio non esiste o si sente abbandonato nel caos (pur se queste due posizioni sono facilmente superabili con argomentazioni logiche inoppugnabili...ma uno può sempre negare l'evidenza, nel qual caso siamo di fronte a una volontaria e libera negazione della verità- allora il problema diventa in fondo etico, perchè la persona non vuol guardare in faccia la realtà. In hoc caso non c'è dialogo possibile, siamo davanti al dogmatico, al fanatico, o al depresso intristito che non VUOLE reagire...allora direi coraggio! )

venerdì 22 agosto 2008

arte marziale, e la spada e la seta

Ricopio un post precedente, ma aggiungo che ho letto uno stupendo libro, semplice, di Mark Salzman "La spada e la seta", grandioso nella sua immensa semplicità...viaggio nella Cina degli anni 80 alla scuola dei più forti maestri di arti marziali;

l'arte marziale è un cammino di perfezionamento di sè. Bellissimo perchè aiuta ciascuno a portare al massimo le proprie potenzialità corporee, psichiche, spirituali e di comunicazione. Richiede grandi sacrifici, ma ciascuno può compierli. Si condivide tempo e spazio spirituale con gli altri imparando a convivere in armonia.Si impara a non arrendersi, a comprendere sè e gli altri, a lottare fino all'ultimo respiro con coraggio, a cercare di accettare con dignità la sofferenza, il dolore, la morte, a cercare di fronteggiare la paura davanti alla morte per vivere con dignità e impegno.Non per nulla in tutte le arti marziali ricorre il concetto di via. D'altro canto lo stesso Gesù Cristo, che è lo stesso Dio, perfetto uomo e perfetto Dio, non solo non respinge nel suo insegnamento il concetto di via ma addirittura dice di sè "Io Sono Via Verità e Vita".Queste parole sono state da me più apprezzate, perchè abituato alle prese in giro del cristianesimo da parte di amici atei e anticristiani, ho dovuto superare uno stupido pregiudizio per capirne più a pieno il valore.Tutte le vie che portano al bene sono nella Via che è lo stesso Cristo attraverso la cui conoscenza e imitazione attiva, viva, ognuno a modo suo, giunge alla Fonte viva di ogni bene bellezza piacere e verità...direi che il Maestro dei Maestri è lo stesso Dio in cui è ogni paternità, famiglia, amicizia e amore autentico...il cattolicesimo include tutte le cose belle e grandi, anzi esse conducono versoil Bene non esclude il bene, il Bello non esclude il bello, anzi questi sono impronta di Quello, orme che guidano, tracce del tesoro da raggiungereIn sintesi la vera arte marziale non è fine a se stessa, altrimenti non è più via ma cieco vicolo di fanatici, via senza uscita, ostacolo al progressoDico quanto sopra avendo esperienze di pratica di arti marziali limitate ma costanti: da solo, sempre, 29 anni in esercizio con kata e scambi con amici esperti di karate o taekwondo e Tang soo do, in palestra un anno Judo intensamente, un anno di karate Shotokan col Maestro Masaru Miura a Milano nella vecchia palestra vicino la Stazione Centrale, un anno di karate Shito col Maestro Ragno ormai in pace, due anni Karate col Maestro Antonio Cicatiello, persona autentica e degna di stima oltre che vero maestro ancora oggi ....purtroppo non sempre ho ricordato di prendere i tesserini per i gradi pur superando gli esami di kyu quindi sono ancora alla blu pur non avendo mai interrotto la pratica personalmenteormai pratico, sempre, per passione, poi, quando tempo e soldi lo permettono, in palestra, ma grande è la mia gratitudine verso questa arte che mi ha aiutato da ogni punto di vista a vivere con piacere, in tutti gli sport che ho praticato mi è servita: in atletica leggera, 400 e 800 m, nella pallavolo, nel nuoto, nel free climbing, nello sci, ancora oggi 60 piegamenti sulle braccia consecutive senza sforzo particolare, ammalato due volte in 39 anni per poche ore...insomma è utile in tutto l'arte marziale, nonostante il fumo.... qualche sigaretta la fumo...ehm mi perdonino i salutisti fissatissimi

martedì 19 agosto 2008

il mistero si infittisce

Scopro un amico letterato, Alessandro Rivali, che ha scritto anche poesie sulla triste vicenda ma gloriosa di Otranto, episodio della storia umana che io non conoscevo...

cos'altro scopro? il misterioso mosaico del monaco Pantaleone che nel secolo XII, quindi tre secoli prima dell'evento, sembra avere riferimenti ai fatti poi accaduti...

ma, come sempre, bisogna rifuggire da facili ambiguità esoteriche che spesso falsificano i fatti e la realtà, oltre a negare un autentico sentimento religioso che ben distingue ciò che è della creatura e ciò che è del Creatore.

lunedì 18 agosto 2008

ottocento volte no

già ne ho parlato, non ricordo, ma non posso tacere una cosa che mi ha colpito destando la mia ammirazione:

1480, ad Otranto massiccio attaco dei turchi islamizzati di Maometto II...crudeltà...persone segate vive...alcuni cristiani prigionieri nella chiesa principale, 800, il Vescovo già ha rifiutato di rinnegare la sua fede in Cristo, i turchi propongono vita salva e doni in cambio del rinnegamento della fede cattolica...un sarto dice NO, allora si avanza la proposta agli altri, ma uno ad uno dopo una professione di fede generale, dicono NO OTTOCENTO VOLTE...

vengono condotti in collina e per due giorni decapitati uno alla volta, uno dei boia colpito dalla loro forza morale si converte e viene subito impalato dai turchi, cioè ucciso tramite impalamento...

1481 i turchi sono sconfitti, muore Maometto II, assediati dal re di Napoli che giunto sul posto vede i corpi degli 800...

i corpi dopo un anno sono ancora incorrotti, erano stati segati e ricomposti mezzo uomo mezza donna (un amico esperto mi ha detto di verificare solo questo ultimo dato, per il resto già ha confermato. In effetti i turchi spesso facevano simili cose dette "turche" appunto, ovviamente non parlo dei turchi attuali, moderni)...

rimane talmente colpito dalla incorruzione dei corpi che decide di portare 246 resti dei martiri di Otranto a Napoli...ora sono a Santa Caterina a Formiello (vado a controllare quanto prima e vi farò sapere)


Insegnamento: l'anima è un bene prezioso da salvare, è più prezioso dei soldi, dei bei paesaggi, delle belle donne, delle belle macchine etc (fesserie al confronto del valore dell'anima)

giovedì 14 agosto 2008

rotonda o quadrata?

la verità è semplice e chiara, dona luce e gioia, l'errore al contrario è rotondo, rotola sempre, cambia sempre e produce incertezza, dubbio, inquietudine malaticcia, paralisi dello spirito, nausea...

però la verità costa sacrificio, la menzogna e il peccato attraggono e ingannano nella loro comoda e viziosa facilità tipica delle cose vane e inutili, che conviene rifuggire

angelo e angeli

che tu lo creda o no, che tu sia stupido o intelligente, che tu sia ateo o credente...sono giunto alla ferma convinzione ragionevole e certa, ovviamente non diretta e sperimentale, che ciascuno sulla terra ha ricevuto dal Creatore un angelo, cioè un essere personale e spirituale, preposto al nostro aiuto per agevolarci nel viaggio terreno che terminerà con un salto nell'eternità.

Ma , attenzione, non parlo di stranezze esoteriche ambigue e indefinibili, cabalistiche notizie mai ben strutturate per creduloni e morbosi ricercatori preda di quella che si chiama "golosità spirituale" e che un vizio cui molti tendiamo...più intellettuali più golosi spiritualmente...

E, ancora attenzione, ovviamente ci sono anche tantissimi (la fede cattolica conferma ciò che già dall'antichità gli uomini hanno creduto e credono) angeli pervertiti...detti demoni...sempre perdenti e già sconfitti ( come dicono i cattolici, sconfitti da Cristo quello che la storia ci insegna morto e risorto). In realtà anche la semplice logica ci dice che il male è solo difetto e sconfitta, deformità del bene...per cui il Bene VINCE SEMPRE; ciò non toglie che noi creature imperfette e a volte cattive, subiamo sconfitte e delusioni...MA CHI OPERA IL BENE, ALLA FINE, SARA' SEMPRE E COMUNQUE CERTAMENTE VITTORIOSO

auguri e buone vacanze...contraddite pure, vi ascolto volentieri

martedì 12 agosto 2008

arte

l'arte è vera se e solo se ci apre al dialogo, alla comprensione dell'uomo e della realtà, all'amore per Dio (come voi desiderate chiamare Colui da cui tuto dipende) e per gli altri, a servire i più bisognosi di aiuto.

Arte della guerra, arte di amare, le arte hanno in comune l'arte, gli artisti hanno in comune la vita, l'essere, il mondi, la natura, l'universo...

svincolarsi schizofrenicamente dalla morale, dalla politica, come fossero monadi significherebbe vivere fuori dalla realtà e tradire il vero spirito dell'arte

come se un poliziotto invece di difendere il cittadino dalle aggressioni si mettesse a giocare con la sua pistola d'ordinanza, magari ammazzando per errore il proprio figlio.

Ecco oggi secondo me molti artisti hanno tradito la propria missione e giocano come ebeti per proprio conto, come morti viventi che avvelenano il mondo circostante con fantasie malate.

Incoraggio a ritrovare l'anima dell'arte in tutti i campi, a cominciare da me con la filosofia

domenica 10 agosto 2008

auguri e saluti estivi

A tutti saluti e auguri,

ma ho ricordato Vincenzo e Luigi passando vicino Torremaggiore,

ho ricordato Stefano e Pietro andando verso Santa Maria di Leuca sognando Salve....

Pietro ti raccomando gli allenamenti nell'arte marziale, e Stefano leggi l'evento occorsomi nel post Michele;

meno male che gli angeli più potenti, direi gli unici buoni e potenti in quanto appartenenti alla cosidddetta Corte Celeste, ci sono amici: si chiamano Serafini, Cherubini, Troni, Dominazioni, Potestà, Virtù, Principati, Arcangeli e Angeli (potrei aver sbagliato l'ordine ma i cori sono nove secondo una consolidata tradizione)...certo siamo meno soli di quanto immaginassi!

La realtà supera la fantasia...........seguo le Olimpiadi-ho letto belle storie, non dimentichiamo il Tibet e i diritti umani

sabato 9 agosto 2008

verso Oriente, quando l'incredibile diventa realtà - Pietro

Sinceramente non capisco....tanti amiche e amici quando dico cose banali si divertono, quando tocco temi o fatti che sfiorano la fede cattolica "vanno in panico", si agitano, si fanno nervosi.

Ritengo sia frutto del fanatismo, del culto della Dea Ragione, che è una patologia da diversi punti di vista, di matrice paradossalmente religiosa; risale a Lutero, che vuole rifondare la Chiesa come se lui fosse il salvatore, non ben valutando che Cristo già l'aveva fondata da più di millecinquecento anni...

allora il fanatismo di Lutero, che si erge a unico valido interprete della Scrittura, dicendo che va letta senza interpretazioni magisteriali (tranne la sua -di Lutero- ovviamente ?!?) condusse gradualmente a rendere la fede soggettivistica e autoreferenziale;

così prima si ebbero guerre di religione, poi le sette si moltiplicarono, infine si è perduta la vera religiosità giungendo all'uomo "maturo", cioè l'uomo che crede solo in se stesso, il presuntuoso, l'ateo- o l'agnostico- colui per cui tutto è uguale e indifferente tanto decide da solo qualsiasi cosa...

Ebbene io invece credo nei fatti, nella realtà e essa mi conduce verso Dio, mi conferma anche dal punto di visto storico fattuale la veridicità della tradizione cattolica, la religione cattolica non è una religione del libro ma è vivente

Ecco il fatto: vado a mare in un bellissimo posto...Santa Maria di Leuca e cosa scopro?

Una piccola croce antica detta petrina, un'altare antico semidistrutto, con iscrizione, dedicato a una divinità pagana ma dall'approdo in Italia di Pietro, -dico- San Pietro, il primo papa, quello scelto dallo stesso Cristo, dedicato alla Madonna madre di Cristo; un antico quadro, nel santuario, bellissimo e suggestivo quanto mai, anche per il luogo veramente splendido...

insomma pare che nel 47 circa d.C. Pietro sia approdato lì e da lì si sia diretto all'interno...

controllo i dati storico-archeologici e vedo che in realtà lungo l'ipotetico percorso di Pietro sono sorti subito, in memoria e documento, chiese a lui dedicate....fino addirittura a Galatina, san Pietro in Galatina etc,...poi già nel III e IV secolo fu riconosciuta come basilica minore il santuario di S.Maria di Leuca, agli estremi confini perchè volge verso Oriente al limite delle terre di cittadinanza romana (poi fu estesa)....

Con buona pace per gli atei, etc, questi sono fatti: veramente c'era Pietro, veramente era riconosciuto capo, veramente da Cristo...parlano le pietre

e ciò nonostante il tentativo compiuto dagli islamici di distruggere con diversi attacchi, saccheggi e incendi, tutto quello che ho visto...come la terza copia del quadro originale commissionato dai leuchesi convertiti a San Luca evangelista, quadro che fu fatto da Luca riprendendo la Vergine con bambino e Pietro e Paolo in preghiera accanto (particolare assente nell'ultima copia del quadro che è nel santuario e che è di molti secoli successiva)

Bagno, mare, paesaggio favolosi, verso Oriente......e che dire poi degli 800 martiri di Otranto (teste mozzate nel 1480 di povera gente che non volle rinnegare la fede cattolica...corpi rimasti incorrotti per un anno, lo sappiamo perchè così trovati da Alfonso nel 1481, vittorioso contro i turchi islamizzati che occuparono Otranto e segarono vivo uno dei prigionieri...etc...infine decapitarono gli 800 ancora oggi venerati come martiri...) ----Otranto è una località splendida! Favolosa e suggestiva, penso sia poco conosciuta!

poi dirò...vedete, dai demoni sconfitti ieri e oggi dalla Madre di Cristo e come ho visto di persona da San Michele (vedi post MICHELE) alla vista di meraviglie naturali che si intrecciano con la storia e col soprannaturale

LA REALTA' E' UNA BELLA E UNITARIA, IL DIO INVISIBILE SI E' RESO VISIBILE E IN MILLE MODI SI RENDE VISIBILE

SPOT: USCIAMO DALLO SCHEMA RIGIDO FANATICO DI VOLTAIRE E DEGLI ILLUMINISTICO- FANATICI DI IERI E DI OGGI; TOGLIAMOCI I PARAOCCHI ANTICLERICALI, pur dissentendo anch'io da un clericalismo bigotto e superstizioso; d'altronde la superstizione è ritenuta un peccato anche per la dottrina cattolica, e giustamente!

Usa la ragione, ma non adorare la tua stupida ragione asfittica e presuntuosa, apri la tua mente e il tuo cuore, come io anche cerco di fare...è difficile uscire da falsi schemi e comode viziose abitudini dialettiche inautentiche

mercoledì 6 agosto 2008

la vita è sogno

diceva un grande uomo: sognate e i vostri sogni resteranno indietro rispetto alla realtà

"sonad y os quedareis cortos"

l'uomo che sogna, che desidera, sviluppa grandezza di cuore, comprensione per le miserie proprie e altrui, si abitua ad essere costruttivo, rifiuta il male mai le persone

el hombre que sabe tener desiderios, ambiciones, aprende a tener el corazon abierto a los otros; con el se puede trabajar, construye, tiene odio para lo que es malo nunca para las personas que siempre tienen algo de bueno que valorizar.

Molte volte ho sperimentato questo fatto: desidero qualcosa...si realizza in tempi e modi sorprendenti! Oltre le mie aspettative!

A volte però bisogna saper accettare il fallimento dei nostri programmi...non conviene intestardirsi con fanatismo e rigidità

lunedì 4 agosto 2008

destino, destiny

il destino è l'incontro tra l'azione di Colui da cui tutto dipende e la libera azione di ciascuno di noi.

W la libertà senza la quale non si può corrispondere, nè amare!

Destiny is get together between action of Who from everything depends and the free action of eachone of us.

Freedom is to love

E' un semplice pensiero...scusate l'inglese, non lo conosco tanto. Mi è più familiare il castigliano.

venerdì 1 agosto 2008

Michele

Amici mi hanno messo a disposizione il computer e ne approfitto per voi.

Non posso tacere la mia emozione. Gita verso Mattinata per fare una bella nuotata, si decide di passare da San Giovanni Rotondo ( padre Pio, grande uomo e generoso) poi S.Michele sul Gargano infine in acqua...gran bel bagno...ma...

mai mi sarei aspettato di fare anche un bagno nelle realtà dello spirito! Eravamo dieci persone, non suggestionabili, professionisti di varia estrazione e carattere, dall'ingegnere aerospaziale al docente etc, e tutti i presenti nella grotta, che risale al 490 d.C., tra i sassi consacrati direttamente dall'Arcangelo S. Michele, guerriero per eccellenza, ( per i non credenti rinvio alla storia dal V secolo fino alla visita compiuta da Giovanni Paolo II )...

-dicevo- improvvisamente abbiamo sentito un suono, rumore, urlo agghiacciante, per due volte...e poi ci siamo accorti di una povera donna dal cui corpo uscivano suoni come di più voci schifose e di diversa tonalità, e come se rifuggissero da ciò che un Vescovo diceva dal pulpito mentre parlava di verità celesti e belle ma anche di pericoli infernali...

Colpiva tutti noi il fatto evidente che il Vescovo cattolico dominava con forza in nome di Cristo il o i demoni, che sembravano essere in quella persona sofferente...non dico tutto ciò che abbiamo visto e sentito, ma dalla discussione fatta poi tutti abbiamo convenuto che il fatto era vero e semplice: vedevamo davanti a noi ciò che gli studiosi di storia, credenti e non, leggono dei documenti detti Vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni e negli Atti..."in mio nome scaccerete i demoni"!!!

Ora anche noi abbiamo confermato la nostra fiducia nel potente Arcangelo S.Michele e consiglio a tutti una visita in questa meravigliosa e suggestiva grotta naturale, che già da secoli è visitata da uomini e donne, re e principi, santi e peccatori, curiosi e miscredenti....

Come sempre accetto volentieri critiche e attacchi ragionati, ma...care ragazze e cari ragazzi guardate bene in faccia la realtà e le varie dimensioni di essa, ben superiori al nostro miope sguardo...non poiettiamo nella potenza del buon Dio le nostre meschinità

martedì 22 luglio 2008

buone vacanze piene

auguro a tutti vacanze piene di attività ristoratrici sia per il corpo sia per lo spirito...così torneremo dopo le vacanze più gagliardi...forse non potrò comunicare via intenet fino a poco oltre la metà di agosto, ma incoraggio chi lo desiderasse a porre domande, problemi, questioni di qualsiasi tipo in rapporto a tutti i post presenti sul blog.

In questo modo al mio ritorno avrò modo di arricchirmi dai vostri interventi come già mi è capitato fino ad oggi: sui templari, sul bene e il male, sullo scopo dei blog, sulla figura di Cristo, sull'arte marziale e su tante altre cose...come potete leggere nel dialogo espresso nei commenti ai post! Mi ha colpito la qualità dei vostri commenti.

Salute a tutti in ogni senso e auguri per le vacanze

giovedì 17 luglio 2008

la vita è bella

Nella vita di ogni uomo c'è il rischio di non avere il coraggio di vivere, di scegliere, di assumere validi impegni. Allora si può cadere nel pessimismo o nella tristezza, nemici mortali che creano atmosfere ammorbanti. Ciò può anche capitare dopo lunghi anni di apparenti impegni continui, coinvolgenti, stressanti, adrenalinici, che però girando intorno a futili motivi costituiscono un'attività solo apparente; prima o poi si ricade allora nello stesso vizio della tristezza. Perchè?

Perchè la vita vissuta davvero è una conquista quotidiana, anzi di più istante per istante. Essa si fonda sulla capacità di scegliere il bene da conquistare volta per volta, che soprattutto è una virtù da acquisire e che ci mette in condizione di vivere veramente senza rincorrere le cose. E' uno stato, un atteggiamento esistenziale positivo che consente di affrontare qualsiasi situazione, anche la morte quando ci tocca. L'intelligenza, rettamente orientata, funge da guida insieme con la volontà in modo tale che tutto il nostro essere sia proiettato nella sua totalità, di anima corpo affettività, verso il piacere di vivere la nostra avventura nel percorso terreno.

Allora penso che ciascuno di noi abbia l'obbligo morale e naturale, se vuole la propria e l'altrui felicità, di seguire la propria coscienza, ben formata con studio e intelligenza, nelle scelte giuste volta per volta, facendosi carico degli errori e del male eventualmente compiuto riconosciuto tale...E' importante per questo non scendere a compromessi di comodo, falsificando il proprio io a cui non possiamo sfuggire perchè siamo noi stessi.

La felicità deriva non dalle cose, ma dalla profondità del nostro essere, è garantita quando lottiamo per essere in armonia con noi stessi, con gli altri, con la natura, ma soprattutto con Dio a cui tutto dobbiamo. Costruire la vita senza Dio è certamente fallimentare perchè mette tra parentesi il fondamento di ogni cosa e quindi di ogni significato. Prima o poi, in vita o dopo, tale fallimento sarà palese e solo noi saremo i responsabili. Mancherebbe il sapore della gratitudine che allieta la vita. Immaginiamo un figlio che si rifiuti di riconoscere non dico sua madre e suo padre, ma ne misconosce addirittura l'esistenza fisica, vivendo nell'indifferenza...come potrà essere felice? La "cultura" attuale è spesso cinica, ideologica, frivola, insensata, sfiduciata, sospettosa...bisogna rifondare una vera cultura che sia ottimista, costruttiva, fiduciosa, allegra, realista ma non cinica, non malata, aperta ai valori cristiani su cui pure si fonda l'Europa storicamente. Una cultura che invece di criticare i cattolici con ipocrisia, si faccia carico essa stessa di coerenza con i valori cristiani, che vengono usati come clava contro la Chiesa cattolica che, grazie a Dio, ancora ce li insegna.

Se interessa continuerei a dire come assumere queste virtù vere, da cui consegue la felicità nell'avventura della vita che passa attraverso la morte corporale...certo perchè lo spirito non è materia sottile che si disfa con la mosrte corporale, lo spirito o anima è vitale più del corpo ed essendo immateriale ad esso sopravvive. L'immateriale non è soggetto alle leggi della materia ovviamente.

domenica 13 luglio 2008

auguri alla Betancourt per la sua liberazione

Ha dimostrato un grande cuore e un grande coraggio, non si è persa d'animo, si è mantenuta attiva con un piano di lavoro nella lunga prigionia di sei anni, secondo quanto ho capito si organizzava la giornata per non lasciarsi andare svolgendo mille attività semplici che creava e inventava sfruttando le circostanze...

ma ciò che più mi ha colpito è stata la lucidità e il coraggio con cui, appena liberata, nonostante il suo passato, ha pubblicamente dichiarato la sua fede in Dio e nella Vergine Maria, oltre al fatto che pregava il Rosario e che ha costruito una coroncina con materiale che viene usato per scopi legati alla guerra terroristica dagli unomini della Farc. Questa corona del rosario artigianale, fatta da lei durante la prigionia, era evidente in molte fotografie relative alla liberazione e successive, lo teneva tra le mani.

Ora, oggi, molti fanno stupida ironia sulla veriginità di Maria, su Dio, sul cristianesimo...come se abusare del corpo proprio e altrui fosse una grande cosa, quando si tratta di un vecchio e ripetitivo vizio di uomini deboli e incapaci di dominio di sè, o di pervertiti che abusano della sessualità anche con rischio per la salute fisica e mentale, e spesso tradendo gli impegni presi con mogli o fidanzate...

oggi, molti si atteggiano dicendo come fosse segno di grande maturità "io sono agnostico" "io sono ateo" "io sono amorale" "io sono immorale", (spesso non ben conoscendo il significato delle parole). Oggi il trasgressivo è un banale conformista

"io sono un disobbediente" "io sono un dissidente", in realtà sei un conformista...forse.

Ebbene, la Betancourt ha avuto il coraggio di andare fino in fondo, rompendo gli schemi, mostrandosi veramente anticonformista nel dire la verità: HO PREGATO E RINGRAZIO DIO E LA VERGINE .........pur sapendo che i soliti diranno le solite stupidità del tipo: bigotta, clericale, integrista, integralista, certo hai pregato perchè avevi paura etc etc etc IGNORANDO CHE IL VERO UOMO E' PROPRIO COLUI CHE PREGA E DIALOGA CON DIO

CHI HA PAURA SPESSO FUGGE DA DIO, SI NASCONDE NELL'ANONIMATO, CERTO NON PREGA......auguri e grazie alla Betancourt

mercoledì 9 luglio 2008

principio o senza principio

SOLO DIO E' SENZA PRINCIPIO PERCHE' LUI E' IL PRINCIPIO

alcuni si illudono di essere liberi perchè senza principio, questo è stato l'inizio della distruzione per l'uomo. Quando l'uomo si è autoglorificato facendosi principio a se stesso, idolatrando il proprio ego, rifiutandosi pigramente di servire chi è giusto servire, cioè il Principio a cui tutto dobbiamo aiutando gli altri con cui condividiamo lo stato esistenziale e l'universo esteriore e interiore.

Illusione perchè è impossibile non essere ciò che siamo, creature che hanno un principio, che dipendono...

allora ciò che conta è proprio chi vogliamo servire: un buffone, un'utopia falsa, o la verità?

Cos'è la verità? Può essere una domanda seria o una frase da sbruffoni per dire: in verità nessuno lo saprà mai. Ma ciò è contraddittorio perchè, se nessuno saprà mai la verità, come si può dire allora: è vero che nessuno saprà mai cos'è la verità.

E' la scusa di Pilato, pronunciare una frase fatta con l'intento di giustificarsi quando al contrario avrebbe dovuto seguire la verità che capiva, e cioè che Cristo era innocente, ma ebbe paura e lasciò che fosse crocifisso invece di difenderlo.

dialogo

Il dialogo aperto è qualcosa che vive tra due o più persone, se il dialogo è autoreferenziale allora si ha il monologo con se stessi. Per questa ragione quando qualcuno attacca le mie idee e le mie opinioni proprio in forza del dialogo io cerco un terreno comune per capirsi.

Ciò è possibile soltanto se c'è volontà e desiderio sincero di arricchirsi reciprocamente da entrambe le parti. Allora il dialogo è bello e vivo, come una scintilla si può accendere qualcosa nei cuori. La scintilla scaturisce soprattutto dalla convivenza e dalla condivisione. Noi uomini abbiamo in comune la vita, il respiro, la natura e tante cose...chi vuole può dialogare.

Ma dialogare non significa non contraddire, non pensare, omologarsi, oppure non avere principi.

Anzi è proprio il principio che consente un vero dialogo. Con una persona senza principi non si può dialogare perchè si gira a vuoto senza mai dire nulla perchè nulla è definibile quindi nulla è discutibile, allora il dialogo è morto e la vita si spegne nell'insignificanza....

ciò è accaduto purtroppo a troppi filosofi falsi profeti che dialogano per smantellare i principi artificiosamente, avvelenando i semplici e gli ingenui, sprovvisti di tecniche retoriche o argomentative razionali, e a volte confondono anche persone intelligenti, ma pigre nella seria e dura ricerca della verità, o viziosi alla ricerca di giustificazioni per una vita incoerente e immorale

mercoledì 2 luglio 2008

primato dello spirituale

E' la grandezza spirituale che fornisce senso e valore alle cose del mondo circostante.

Voglio rileggere l'articolo di Jacques Maritalin che si intitola così "Primato dello spirituale"...e lo stesso Maritain, fidanzato con Raissa, era sull'orlo del suicidio proprio per asfissia da materialismo, influenzato da un ambiente improntato al suo tempo, primi anni del Novecento o poco prima, dal positivismo, dall'esaltazione delle scienze naturali come soluzione di ogni problema, dal socialismo scientifico ateo per principio e ideologia.

Maritain passando dal socialismo, dallo scientismo, dalla fede nel Progresso giunse alla disperazione perchè assetato di verità, cercatore della verità...

e passando per Bergson, di cui fu a detta dello stesso Bergson il miglior discepolo, giunse allo spiritualismo recuperando parte della fiducia...

infine approdò alla filosofia di Tommaso d'Aquino e si convertì al cattolicesimo...

insomma ha vissuto sulla sua pelle la crisi dell'uomo moderno

domenica 29 giugno 2008

bene spirituale

tutti i beni spirituali sono condivisibili liberamente, e sono superiori ai beni materiali anche per questo.

Quante donne posso amare come mogli? Una soltanto, perchè la reciproca unione fisica coniugale richiede la totalità nella reciproca donazione, uno a una. Quindi il corpo è un bene, ma anche un limite per certi aspetti.

Ad esempio, risulta che Cristo volle rinunciare ad un rapporto con una donna, nel pur santo sacramento dell'unione matrimoniale, proprio per essere disponibile tutto per tutti, e anche per testimoniare al contempo la bellezza dell'unione con una donna ma l'ancor più bella unione spirituale, diretta e integrale, con tutti, di tipo spirituale.

Primato dello spirituale, che nulla toglie alla bontà e alla bellezza del creato materiale, anzi le conferma e ne indica così il vero senso.

Il senso, la direzione che conferisce verità alla materialità è il destino spirituale, il significato spirituale.

L'amore tra una donna e un uomo è l'immagine di qualcosa di superiore, del fine ultimo, del destino di unione tra l'uomo e Dio. Allora unirsi ad una donna acquista solo in questa direzione di amore più grande e totale il suo vero significato. Per questo vi è un qualcosa di sacro nell'amore umano vero. (continua)

sabato 28 giugno 2008

giustizia

la giustizia sulla terra va cercata con tutte le forze, disposti anche a morire, ma sapendo che il rendiconto finale e la perfezione assoluta non è di questa terra.

Già sappiamo per esperienza millenaria che a noi tocca soltanto cercare la giustizia,

ma non essendo Dio, a noi mancano tutti gli elementi per valutare e giudicare in assoluto, cosa questa che può fare e farà Dio adesso e alla fine dei tempi, alla chiusura del processo che si avrà dopo la morte di ciascuno di noi e quando Dio vorrà, non qui in questa dimensione, dove Dio vorrà o vuole, come Dio vorrà...

ma la logica vuole che ciò capiterà. Infatti, tutti vediamo nella biologia naturale che tutte le cose seguono cicli con un compimento finale conforme a natura...

ebbene l'uomo in quanto essere spirituale, oltre che corporeo, vedrà il compimento finale del suo ciclo oltre questa dimensione corporale....

tutti gli uomini sapienti parlano di questa dimensione ultraterrena, un po' come il mondo della verità iperuranico di Platone, dove splende il Sole di Giustizia

per noi la giustizia adesso è l'adesione attiva nella ricerca del destino che ci tocca, del compito che ciascuno certamente ha

se lo seguiamo, sempre, adesso e dopo e domani, siamo e sempre saremo felici, realizzati...

auguri a tutti e buon divertimento nella vostra personale ricerca

giovedì 26 giugno 2008

ideale e utopia

l'utopia, il luogo che non c'è, può essere inteso come direzione del dover essere, dell'ancora incompiuto, della meta verso cui tendere...

ma l'utopia può anche essere intesa come programma che contraddice la possibilità della natura dei fatti, delle cose e delle persone, allora l'utopia è un pericolo mortale

perchè cullandoci in false motivazioni umanitaristiche, astratte e senza fondamento, ci giustifica nel compiere azioni disumane e criminali, come accadde e accade ai comunismi e ai nazionalsocialismi di ogni tempo: teoria giustificatoria di azioni criminali che tradiscono l'uomo reale, in vista di una astratta umanità che non esiste nè mai esisterà.

Inoltre dato che l'ideologia si fonda sull'ignoranza, pochi sanno che la parola "utopia" è stata messa in circolazione a partire da un grande uomo, Tommaso Moro, che però è un santo della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, morto decapitato per non aver voluto rinnegare la fede cattolica, per la libertà, perchè il re inglese voleva piegarlo ai suoi capricci matrimoniali, essendo Tommaso gran cancellliere, sposato con figli, stimatissimo nell'Inghilterra del suo tempo.

L'utopia è degenerata....ora è divenuta quasi sinonimo di anticristianesimo, utopia falsa, gabbia ideologica di schiavi e fanatici, per ignoranza rispetto a "Utopia", l'opera geniale di San Tommaso Moro. Riscopriamo la vera grandezza della fede cattolica, che molto ha insegnato per la crescita del patrimonio di idee e valori umani autentici. Questo penso. Aspetto le critiche.

lunedì 16 giugno 2008

lealtà

la lealtà è la virtù degli uomini veri. E' una virtù oggi spesso dimenticata. Gli esseri umani spesso oggi vivono strisciando nel fango, si nascondono davanti a Dio e davanti a se stessi e davanti agli altri, non hanno il coraggio neanche di guardarsi allo specchio, tremano sempre...

bisogna aiutare allora l'uomo a ritrovare fiducia in sè, in Dio, nella vita, negli altri.

Chi non crede in niente, chi è sleale, meschino, chi si nasconde continuamente, chi ha paura della sua ombra, chi non si fida di nessuno, costui va aiutato perchè, in fondo, è solo un po' disperato, malato di tristezza e solitudine, forse allora cerca amicizia vera, lealtà e comprensione...

non spegnere il lucignolo fumigante...o qualcosa di simile...aiutalo a non spegnersi del tutto

ma questa persona deve comunque impegnarsi almeno un poco, avere la lealtà di ammettere il suo stato deplorevole e lasciarsi aiutare...

Pochi oggi dicono una cosa e poi la fanno, assumono un impegno e poi lo rispettano, pochi oggi hanno il coraggio di assumere un impegno, molti temono la verità e il confronto schietto.

Io sono molto grato al Papa, che ha il coraggio di dire ciò che crede e ciò che pensa, pur sapendo che si attira così le battute, l'ironia e gli attacchi più violenti, anche fisici, dei paurosi, dei vigliacchi, di coloro che hanno paura di dialogare apertamente e perciò si coprono il volto e, impauriti, ricorrono alla violenza fisica e verbale.

domenica 15 giugno 2008

i laici e Gesù Cristo

oggi i laici sono assai a digiuno nel campo delle conoscenze storiche. Soprattutto sui dati storici relativi alla persona di Cristo ragionano sotto l'influenza di ideologie ormai superate e storicamente, dal punto di vista laico e scientifico, del tutto infondate e incoerenti. Ecco perchè:

negli studi storici vi sono dei criteri indipendenti dal credo religioso, criteri quindi per così dire "laici", universalmente riconosciuti da qualsiasi studioso rigoroso. E' su questa base che i quattro Vangeli riconosciuti anche dalla Chiesa cattolica sono i testi che rispondono a tali criteri.

I criteri sono: antichità della fonte storica, la fonte deve dipendere da testimoni diretti ove possibile (e lo è nel caso dei vangeli canonici, non in quelli gnostici), il criterio di molteplice attestazione, il criterio della contestualità e la coerenza della narrazione.

Sui manoscritti del Nuovo Testamento abbiamo addirittura più di 5300 codici, coi manoscritti di lingua latina si giunge ad altri 8000 manoscrittti in più, 98 papiri, 301 codici unciali, 2795 codici minuscoli, 2209 Lezionari, per uso liturgico

insomma i QUATTRO VANGELI CANONICI, quelli cattolici, sono di gran lunga il testo più documentato della storia.

Al confronto i vangeli gnostici sono fantasie e per di più i pochissimi documenti diretti ne confermano il valore NON storico come di testimonianze di fatti, ma invenzioni a carattere filosofico-religioso con contenuti gnostici che manipolano dati prelevati dai quattro suddetti documenti...(continua)

venerdì 13 giugno 2008

arte marziale

l'arte marziale è un cammino di perfezionamento di sè. Bellissimo perchè aiuta ciascuno a portare al massimo le proprie potenzialità corporee, psichiche, spirituali e di comunicazione. Richiede grandi sacrifici, ma ciascuno può compierli. Si condivide tempo e spazio spirituale con gli altri imparando a convivere in armonia.

Si impara a non arrendersi, a comprendere sè e gli altri, a lottare fino all'ultimo respiro con coraggio, a cercare di accettare con dignità la sofferenza, il dolore, la morte, a cercare di fronteggiare la paura davanti alla morte per vivere con dignità e impegno.

Non per nulla in tutte le arti marziali ricorre il concetto di via. D'altro canto lo stesso Gesù Cristo, che è lo stesso Dio, perfetto uomo e perfetto Dio, non solo non respinge nel suo insegnamento il concetto di via ma addirittura dice di sè "Io Sono Via Verità e Vita".

Queste parole sono state da me più apprezzate, perchè abituato alle prese in giro del cristianesimo da parte di amici atei e anticristiani, ho dovuto superare uno stupido pregiudizio per capirne più a pieno il valore.

Tutte le vie che portano al bene sono nella Via che è lo stesso Cristo attraverso la cui conoscenza e imitazione attiva, viva, ognuno a modo suo, giunge alla Fonte viva di ogni bene bellezza piacere e verità...direi che il Maestro dei Maestri è lo stesso Dio in cui è ogni paternità, famiglia, amicizia e amore autentico...il cattolicesimo include tutte le cose belle e grandi, anzi esse conducono verso

il Bene non esclude il bene, il Bello non esclude il bello, anzi questi sono impronta di Quello, orme che guidano, tracce del tesoro da raggiungere

In sintesi la vera arte marziale non è fine a se stessa, altrimenti non è più via ma cieco vicolo di fanatici, via senza uscita, ostacolo al progresso

Dico quanto sopra avendo esperienze di pratica di arti marziali limitate ma costanti: da solo, sempre, 29 anni in esercizio con kata e scambi con amici esperti di karate o taekwondo e Tang soo do, in palestra un anno Judo intensamente, un anno di karate Shotokan col Maestro Masaru Miura a Milano nella vecchia palestra vicino la Stazione Centrale, un anno di karate Shito col Maestro Ragno ormai in pace, due anni Karate col Maestro Antonio Cicatiello, persona autentica e degna di stima oltre che vero maestro ancora oggi ....purtroppo non sempre ho ricordato di prendere i tesserini per i gradi pur superando gli esami di kyu quindi sono ancora alla blu pur non avendo mai interrotto la pratica personalmente

ormai pratico, sempre, per passione, poi, quando tempo e soldi lo permettono, in palestra, ma grande è la mia gratitudine verso questa arte che mi ha aiutato da ogni punto di vista a vivere con piacere, in tutti gli sport che ho praticato mi è servita: in atletica leggera, 400 e 800 m, nella pallavolo, nel nuoto, nel free climbing, nello sci, ancora oggi 60 piegamenti sulle braccia consecutive senza sforzo particolare, ammalato due volte in 39 anni per poche ore...insomma è utile in tutto l'arte marziale, nonostante il fumo.... qualche sigaretta la fumo...ehm mi perdonino i salutisti fissatissimi

giovedì 12 giugno 2008

Gesù Cristo tra verità e menzogne

Sto approntando, su richiesta pervenutami, una breve sintesi per dimostrare la storicità dei Vangeli e le fantasie già smentite dagli studiosi accreditati, ma purtroppo ancora in circolazione perchè difese senza efficacia nè convincenti argomentazioni, anzi..., da Augias e Pesci.

alienazione e perdita d'identità

A volte ci sentiamo come alienati, perchè? Forse in parte Peppe, un amico, mi ha dato una risposta in un commento al post "DESTINO E LIBERO ARBITRIO"...eccolo:

Secondo me la vera libertà si esprime soltanto nello scegliere il bene. E' solo quando facciamo il bene che ci sentiamo profondamente noi stessi, veramente nelle nostre piene facoltà. E' questa la sensazione che proviamo quando facciamo una buona azione, o riusciamo a controllarci e a non commettere una cattiva azione: un senso di libertà piena. Spesso invece quando facciamo il male viviamo poi come fuori di noi, come alienati. Credo che sia qualcosa che ognuno di noi abbia sperimentato nella sua vita.Ciao Riccardo,Peppe Del Gaudio

mercoledì 11 giugno 2008

ascolto e disperazione

quando manca il senso, quando manca il centro allora manca tutto e se anche uno ha tutto non gode di niente

quando manca tutto, ma il centro c'è, allora si gode di tutto per tutto e con tutti, c'è armonia, la sola vera possibile armonia

il segreto è nel cuore, il segreto va colto adesso, in questo stesso istante in cui leggi

fermati e leggi dentro di te...cosa vedi: rabbia, odio, rancori, invidie e gelosie, allora è in tuo potere rifiutarle, schifare questi sentimenti inutili che ti rodono le viscere quando li segui

usale, queste cose schifose, solo per odiare il male che tu fai, le false ideologie, le scuse che troviamo, le ingiustizie non le persone (contro cui pure a volte si deve agire per arginare i danni che fanno non mai per principio)

con calma ricomincia a vivere e a respirare, ascoltando la voce silenziosa ma potente della natura, la voce del mare, la voce delle nevi perenni, la voce meravigliosa di Dio, si dice che lo Spirito Santo, cioè la Terza Persona della Trinità, vuole aprire una scuola in ciascuno di noi...

che tu creda o non creda, cerca di ascoltarne il soffio leggero...questo io penso

post vuoto per ascoltare domande: per scrivere all'interno basta seguire la procedura aprendo un account, cioè fornendo i dati richiesti.

Non per sottovalutare i lettori, ma purtroppo mi è stato detto che alcuni hanno scritto e posto questioni in altra sede perchè non riuscivano a POSTARE il commento.

Allora anch'io ho poca pratica e poco tempo, ma la procedura prevede:

1. cliccare la manina NON sulla posta (disegnino busta lettera) ma su COMMENTI (scritto in piccolo)

2. poi si segue la procedura che richiede pochi minuti e la scelta di una parola d'ordine per l'accesso, oppure dopo aver scritto le lettere che si vedono nel riquadro scegliere anonimo come identità cliccando su anonimo sotto il riquadro "scegliere un'identità" per non perdere tempo e, se si vuole, firmare il commento

sabato 7 giugno 2008

vuoto

il Tao e Dio hanno molte analogie. Il vuoto non è nulla perchè il nulla non è, quindi non esiste.

La parola vuoto allude a qualche realtà materiale o spirituale. Se vuoto di materia allora allude a realtà spirituale. Se vuoto di umano allude a realtà divine misteriose. Se vuoto di mente allude a qualcosa che o non ha mente o ha mente diversa dalla nostra, ma se non ha mente allora è materia, energia in quanto non pensa. Lo spirito soltanto è autocosciente, intelligente e sente e vuola e ama. Allora il Vuoto è Spirito forse...è forse il Principio buono unico e intellligente, sostanza divina...

Forse con Tao si intende Dio, infatti uno dei primi cinesi che tradusse il Vangelo di Giovanni, dice così. Certo non vanno confusi la religione cattolica con il taoismo, ma noi uomini siamo e rimaniamo uomini come Dio è e sempre sarà ed è sempre stato Dio, cioè non cambia secondo ciò che di lui riusciamo a dire o a capire...

mercoledì 4 giugno 2008

anima

affrontiamo insieme il mistero dell'anima. Vi sono alcune convincenti argomentazioni razionali che convergono nel far capire che abbiamo un'anima spirituale...pur misteriosa per certi aspetti...domandare per credere e per vedere di capirci qualcosa pian piano

martedì 3 giugno 2008

senza parole: Panebianco e La Capria vivono...

a Bologna e a Roma...quindi forse sarebbe meglio che si limitassero a fare salotti borghesi, comodi e agiati, coi loro amici intellettuali, mentre noi che viviamo e soffriamo qui a Napoli coi veri napoletani....quelli buoni e quelli cattivi, ma che conoscono la realtà, potremmo dare loro lezioni private se lo desiderano

lunedì 2 giugno 2008

borghesia

che significa? Dov'è? Chi è? Cosa potrebbe fare? Come potrebbe farlo? Tenendo conto della realtà e non di una Napoli della fantasia salottiera più o meno giacobina exilluminista postsessantottina...fuori da schemi oramai inutili

napoli

la questione Napoli è la questione Stato. Qui chi sopravvive vede coi suoi occhi giorno per giorno che lo "stato" è assente, spesse volte colluso con la camorra e quant'altro (droga, prostituzione etc), lento e inabile a qualunque azione efficace, forse volutamente sordo. Gli onesti sopravvissuti sono delusi ed esasperati dalla prepotenza della camorra e da quella indiretta dello stato, che non solo non tutela, ma spesso aumenta il danno e impedisce anche azioni concrete, che pure a volte potrebbero intraprendersi, per motivi "legali".

La scelta è: andare via, fare chiacchiere da salotto citando vari autori di moda per accusare la inerte borghesia napoletana (?)...meglio non dire altro, essere collusi con qualche criminale, vedersi quotidianamente offesi, minacciati, picchiati, derubati o assassinati come oggi è accaduto a tal Orsi, ma a centinaia di altri colpevoli o innocenti....cosa dovrebbe fare il nobile borghese contro individui armati, con bunker e videocamere che controllano la città molto meglio delle forze dell'ordine e a volte purtroppo con l'ausilio delle forze stesse (di quei corrotti per soldi e p.tne o minacce). A volte gli onesti poliziotti vengono arrestati...per poi essere assolti, perchè non c'è alcun fatto (?) e guarda caso dopo che hanno arrestato killer e criminali e sequestrato armi e droga...vedi caso Armando e Borgomeo (caso riportato sui quotidiani, che ho seguito per capire http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Noi-Falchi-arrestati-ingiustamente-Un-incubo-durato-5-mesi-e-mezzo/1533610) etc.....e mi dicono lo stato a Napoli? Il borghese dovrebbe fare...? Ma dove vive Panebianco? In un altro pianeta, il pianeta SALOTTINO DELLA CHICCHIERA INUTILE MA BELLINA E POETICA, qui i problemi sono molto molto concreti

Ma che cosa deve fare un cittadino disarmato?...Date loro armi e munizioni tramite i rappresentati dello stato vero, questo è il problema...ALLORA SOLTANTO SI POTRA' RENDERE FINALMENTE ITALIA ANCHE NAPOLI....

io ho paura quando vengono qui, in visita dal nord e dal sud, i miei parenti più stretti................ dico dentro di me "speriamo bene", e non vedo l'ora che vadano via di qui, dove ho visto troppe cose indegne e veramente pericolose.

Amici che sono stati in Iraq, Afganistan etc hanno più paura qui di quanta ne hanno avuta lì, questo è diventato Napoli...

Basta chiacchiere insulse, come quelle del popolo della borghesia inerte della mancanza di intraprendenza ???? Ma di cosa parlano? Vengano qui a farsi spaccare la faccia da quattro delinquenti, a farsi rapinare moto, auto, soldi in casa e fuori casa, a farsi stuprare per le strade e a farsi uccidere i figli da quattro camorristi a volte (come mi è stato riferito da povera gente che vede quello che accade) teleguidati dal giudice corrotto di turno...ragazzine vanno a scuola col coltello per difendersi...

Che vengano a Napoli VERI giudici, VERI poliziotti...quelli con le p., quelli pronti a morire, quelli che non si calano le braghette davanti ad una signorina sculettante o a un po' di soldi, potere o droga, e allora sì che si risolvono le cose, allora sì che la "borghesia", parola ormai abusata che dice tutto e non significa niente, potrebbe tornare a Napoli ed essere posta nelle condizioni di lavorare, di vivere, di viaggiare in tempi utili per la città e non di restare bloccata nelle vie scassate, rotte, disastrate, mai riparate, tra buche e fossi e avvallamenti, tra scioperi e manifestazioni quotidiane controllate e non autorizzate etc

Inoltre tali poliziotti e giudici non devono avere parenti e conoscenti, familiari in loco, perchè durerebbero ben poco e sarebbero facilmente ricattabili....l'acqua calda qui ancora non l'hanno scoperta!

auguri e saluti da Riccardo....che Dio ce la mandi buona!

domenica 1 giugno 2008

blog

A cosa serve? E' uno strumento per comunicare. Alcuni lo usano come forma di gioco. Altri lo usano con spirito vuoto. Altri lo usano con sincerità. Altri lo usano come circolo chiuso per autocongratularsi a vicenda compiacendosi di se stessi, come per adularsi uno con l'altro.

Insomma lo strumento si mostra conforme alla personalità di colui che lo usa, mi sembra.

I rapporti che suscita sono spesso frammentari, incostanti, a volte volutamente tali, alcuni cercano complicità...

a me sembra bello usare i blog per cercare insieme la grandezza e la bellezza della vita, la ricchezza e la varietà delle donne e degli uomini, delle culture e dei popoli.

Questa è una riflessione, non per giudicare qualcuno ma per cercare consapevolezza in ciò che faccio, per non divenire schiavo di uno strumento.

Usare il blog per un fine costruttivo, non come maschera per nascondersi dalla vera comunicazione, dalla vera convivenza con gli altri.

Il blog può essere, secondo me, altamente formativo...evitando però di essere risucchiati nel mondo virtuale. E per evitare ciò bisognerebbe cercare di essere sinceri nell'uso del blog, non creando così personalità schizofrenicche, sdoppiamenti della personalità.

E' davvero utile per ciascuno ciò che conduce verso l'unità in se stesso e nei rapporti con gli altri, anche e soprattutto riflettendo sul fatto che ....

venerdì 30 maggio 2008

sorella morte

Cosa significa? Certo la morte è una triste realtà, se vista come punizione per la malizia degli angeli ribelli, per chi crede, e per la malizia dell'uomo che, creato per l'immortalità, deve vedere la lenta disgregazione e il disfacimento del suo corpo mortale....

meglio la morte fisica che quella degli angeli ribelli, che ora sono demoni infernali, per sempre disperati e senza speranza, falliti.

Per noi ora la morte può essere spazio e via verso la felicità eterna, passando attraverso il disfacimento del corpo mortale in vista di una rinascita totale, anima in corpo nuovo "glorioso" non più passibile, cioè tale da non potere soffrire ma solo gioire in eterno senza però mai annoiarsi. Ma questa rinascita è condizionata alla lotta per vivere degnamente davanti a Dio e all'uomo...

Allora la morte è la via attraverso cui anche Cristo, l'uomo-Dio, ha scelto liberamente di passare...perciò si dice che con Lui si va al sepolcro e con Lui, col suo potere e nel suo amore, si risorge...se si vuole; l'alternativa è l'inferno, morte spirituale che è assai peggiore, direi infinitamente peggiore, della morte fisica...non lo auguro a nessuno, ma non è in mio potere impedire alcuno perchè ciascuno è artefice del suo destino in base all'uso che fa del suo libero arbitrio.

Allora il ricordo della nostra morte, unica cosa certa del nostro futuro, è sorella quando ci aiuta a confrontarci con la verità, quando ci aiuta ad andare alle cose vere belle e importanti della vita...

martedì 27 maggio 2008

grazie a viviana

forse conviene interrogarsi sul significato della nostra esistenza, proprio perchè ogni istante va vissuto in pienezza, cioè anche con quel poco di comprensione che la ragione ci consente.

Questo non per deprimere i sentimenti e il cuore, al contrario per custodirli da idee fallaci.

Se fosse vera la reincarnazione o il panteismo o un destino senza libertà, allora saremmo esseri senza intelligenza vera e senza libertà possibile, cioè senza responsabilità, e allora tutto sarebbe consentito e indifferente, perchè senza libertà non c'è colpa nè punibilità senza responsabilità.

Ma la vita è bella proprio perchè possiamo gioire e ringraziare, con consapevolezza, impegnarci in amore libero vero e responsabile, condividere i doni con gli altri, e ciò costa sacrificio gradito.

Così la morte è la porta, il ponte verso un nuovo sole, un sole che sorge. Sorgeremo definitivamente alla conclusione di tutto, trasformazione in cielo nuovo e terra nuova, ma con la responsabilità delle nostre scelte e azioni; adesso è il tempo della misericordia...

allora è utile pensare alla morte...già gli antichi sapienti, come i samurai, dicevano che un vero uomo pensa dal primo istante della giornata alla sua morte e vive nella pietà filiale, rispetto per i genitori, sempre anche se impazziscono anzi a maggior ragione.
saluti e auguri a tutti da Riccardo

domenica 25 maggio 2008

già Minucio Felice diceva

"E voi li strofinate, pulite, raschiate, temete e difendete ad un tempo gli dei che vi siete fabbricati. Nessuno di voi pensa che prima di adorare un dio, è bene conoscerlo, e obbedite ciecamente ai genitori e aderite volentieri all'errore altrui.
Non conoscete gli dei che temete e intanto, rendendo sacri l'argento e l'oro, avete divinizzata l'avarizia, avete autenticata la bellezza di inutili simulacri (...)"

i nuovi dei di oggi sono gli stessi falsi dei di ieri: atomi, corpo, denaro, sesso, natura, energia...cose buone se usate per quello che sono, false divinità se ad esse ci asserviamo come fossero dei.

Bello sarebbe impegnarsi per conoscere il vero Dio, che non può che essere uno, perchè se fossero due avrebbero qualcosa in comune e qualcosa di diverso se no sarebbero la stessa cosa. Allora Dio non può che essere ciò che è comune nei due ed è un essere diverso da entrambi e che li fonda, unico senza principio perchè è il Principio. In fatti anche per la fede cattolica c'è un solo Dio, in tre persone, ma le tre persone sono lo stesso Dio, cioè la sostanza divina è unica, in essa vi è una comunicazione interna non diversità di sostanza ma diversità di persona. Il mistero trinitario supera la ragione, ma non la contraddice...domanda e vedrai che non c'è alcuna contraddittorietà, mistero sì che c'è...

venerdì 23 maggio 2008

immortalità

ciclicità degli eventi? Non per l'uomo certamente! Ogni istante di vita è irripetibile e unico. La vita è adesso, e tale quale la impostiamo durerà per sempre. Significa responsabilità. Il paradiso o l'inferno è già presente, a noi la scelta. La morte è un semplice ponte verso l'eternità cui siamo destinati dalla nascita per natura. E' una verità da secoli scoperta, riscoperta e confermata. Fidatevi, se non riuscite a ragionarci su...è importante. Alla luce di questa verità la vita acquista tutta la sua bellezza e grandezza, meglio si comprende la dignità di ciascuno di noi. Esistenza personale dopo la morte...altro che metempsicosi o dispersione nel tutto, favole contraddittorie e deresponsabilizzanti, come allucinogeni, illusioni ingannevoli che ci privano del nostro vero valore. Auguri a tutti e buon divertimento. Se volete ragionarci sopra, domandate e ragioneremo.

giovedì 22 maggio 2008

destino dicevo

destino scritto in Cielo ma bello per ciascuno, a noi la scelta di accettarlo o rifiutarlo, cioè non c'è predestinazione nel senso che siamo liberi e con il sì arriva anche l'illuminazione, eternità "sincronizzata" sul tempo in cui scorrono le nostre vite, donne e uomini con un corpo mortale e un'anima immortale

mercoledì 21 maggio 2008

destino e libero arbitrio

Ogni donna e ogni uomo è un cavaliere con un destino scritto in Cielo, a noi la scelta.

Se credo di essere determinato dal contesto socioculturale e ambientale, allora mi nascondo dietro la scusa del contesto, per non combattere le mie battaglie, quelle che solo io posso e devo combattere.

Se penso di essere determinato dall'ambiente significa che non sono da esso determinato, altrimenti non potrei accorgermi di essere determinato. Ciò vuol dire che noi siamo soltanto influenzati, in parte, dal contesto in cui viviamo. L'uomo ha la libertà, o meglio una volontà libera, non è libertà, cioè la libertà umana non è un assoluto, è un dono da usare con giustizia e intelligenza, con affetti e sentimento, sempre però sotto la luce dell'intelligenza con retta coscienza.

Siamo liberi perciò di scegliere il bene o il male, anche il male lo scegliamo sempre per un aspetto di bene, perchè per natura l'uomo tende a fare il bene e ad evitare il male.

Libero arbitrio si perfeziona nell'atto con cui scegliamo il bene conforme alla nostra natura, al nostro destino. Così ci autodeterminiamo vero il bene che ci realizza secondo la nostra più profonda aspirazione di vita e libertà.

Asservire noi stessi con il libero arbitrio a beni che non sono adeguati o dovuti a noi, ci deprime e ci rende meno liberi. Il destino dell'uomo è nel servizio, ma al bene alla giustizia alla verità.

Comunque al servizio nessuno sfugge, anche il più grande o potente è un semplice servo magari dei vizi, dei capricci, dei soldi, del sesso, dell'imbecillità, della droga, della famiglia....

allora io vengo qualificato e mi qualifico in base al servizio che svolgo...pensaci, cavaliere! Vivere e morire con dignità in un servizio conforme alla mia natura che è fatta per contrastare i miei vizi e raggiungere l'idoneità a servire.

lunedì 19 maggio 2008

perchè serve dimostrare l'esistenza di Dio

E' vero che più importante è amare che capire, perchè una persona cattiva può capire molte cose ma lui è perdente in quanto cattivo. Soltanto considero che per amare qualcuno devo conoscerlo.
Conoscendolo amo di più, amando di più conosco meglio, è un circolo virtuoso.

Si capisce allora quanto è utile capire se Dio esiste o no, al fine di poterlo amare e rispettare come facciamo con le persone e con la natura che ci circonda.

Le prove della sua esistenza non possono partire, come molti fanno similmente a Kant o a Cartesio, soltanto dalle nostre idee. Posso anche avere un 'idea inesatta a cui non corrisponde una realtà fuori di me, anche se certamente l'idea sarà frutto di una combinazione fantasiosa di cose che ho conosciuto nell'esperienza reale.

Esse, le prove autentiche dell'esistenza di Dio, partono da qualche constatazione di fatti della realtà esterna che richiedono poi necessariamente una causa superiore alla natura stessa di queste cose pena la loro stessa impossibilità di esistere. Cioè se la causa di esse, la causa prima ovviamente, non avesse caratteri di assolutezza, necessità, perfezione come pienezza di essere allora i fatti da cui partiamo non potrebbero esistere.

Questi fatti da cui partiamo devono perciò essere evidentissimi, tali che solo un idiota possa negarli: essi sono 1.il movimento di qualche cosa 2. qualche cosa di contingente, cioè che può essere e non essere ovviamente sotto aspetti diversi in momenti diversi 3. qualcosa che ha un certo grado di una data perfezione 4. qualche cosa che tende ad un fine preordinato nella natura della cosa 5. qualche cosa che è effetto di una causa

1. il fatto che qualche cosa si muove, cioè cambia passando da una potenza conforme alla sua natura all'atto, esempio un bimbo che è uomo adulto in potenza ma uomo piccolo in atto che diventa uomo adulto in atto quando cresce.

2. il passaggio dalla potenza all'atto presuppone logicamente che già ci sia qualcosa in atto ma in divenire, cioè suscettibile di perfezionamento

e presuppone anche che ci sia già qualche essere già in atto sotto il profilo del compimento verso cui tende la cosa in questione, quella che diviene.

Se vi sono alcuni fatti come quelli sopradetti, dal momento che nessuna cosa può essere nello stesso tempo e sotto lo stesso profilo movente e mossa allora ne consegue che esiste necessariamente

un Essere Atto puro, Motore immobile cioè pienezza di vita perfetta sempre compiuta che non ha bisogno di nulla perchè perfetta e amante, senza divenire (che è segno di perfezionamento dell'imperfetto per quell'aspetto) , compiuto sotto ogni lato, che origina ogni divenire dal nulla con potenza infinita, Essere intelligentissimo, perfetto in tutto, semplice, necessario in sè, la cui essenza è l'essere stesso, senza mutamento alcuno, senza causa, libero e spirituale perchè autore della materia ma non soggetto ad essa, che partecipa le perfezioni nell'essere che crea e mantiene in vita col suo solo pensare e volere. (segue l'esplicitazione dell'argomento, per gli attenti già conseguenti da quanto detto...cioè avete gli elementi della realtà esterna per provare che Dio esiste con i caratteri di essere perfetto buono e intelligente senza ombra di imperfezione, fonte di ogni creatura)