Translate

sabato 28 marzo 2009

KURO OBI, SPIRITO E ARTE MARZIALE

Il film Kuro Obi ha incrementato in me la passione e il senso della grandezza del karate do, inteso come via di perfezionamento e progresso della persona verso un alto senso del dovere e della missione. In fondo la vita cosa vale? Perchè viviamo? A che scopo ci impegnamo? Dove giungeremo? Con il corpo o con lo spirito? O forse con entrambi in una nuova dimensione?

Allora lo sforzo duro, l'applicazione estrema e totale, la radicalità dell'impegno psicofisico richiesto dalla pratica del karate produce nell'uomo che lo vive come una forma di illuminazione che poi è tipica di qualsiasi arte o lavoro vissuto con simile spirito...tutte le vie, quelle vere, portano a Dio, verso la luce, la verità, la determinazione fino alla morte, sì perchè la morte del corpo è relativa mentre quella dell'anima è davvero la vera morte, la seconda e definitiva morte senza rimedio. Di fronte alla morte fisica il guerriero, o l'uomo o la donna pronta a dare la vita per gli altri e per la verità, non teme...anzi la incontra e passa alla vita piena !! Il vigliacco, il vizioso, colui che è attaccato alla materia teme il distacco da essa, ripone nel piacere e nel vizio la sua gioia e quando morirà non passerà alla vita ma alla morte eterna, sua personale, la fuga terminerà inesorabile e non avrà scampo!! Questa è la storia, il destino non si può evitare, possiamo solo scegliere se vivere da uomini o da codardi !! Io scelgo la via della lotta, dell'impegno, e tutti possiamo impegnarci ! A nessuno è richiesto più di quello che può dare, ma allora lo sforzo per superarsi a cui abitua il karate è un grande dono di luce e forza ! Anche la grazia divina costruisce sulla natura, quale buona natura è preparata in un karateka che sia umile e aperto! ciao ciao da Riccardo

mercoledì 18 marzo 2009

scienza e metafisica

Il problema del rapporto tra scienza e metafisica è ambiguo, nella odierna presentazione di esso nelle accademie scientifiche, poichè trascura un dato di fatto peraltro da tutti riconosciuto: la scienza è tale ed è riconosciuta tale se e solo se si fonda su principi e statuto metascientifico, per intendersi la scienza è fatta dalla comunità degli scienziati che, necessariamente, hanno visioni, punti di vista con cui selezionano dati ed esperimenti etc e queste visioni costituiscono proprio quella che noi chiamiamo in senso classico metafisica come scienza dell'intero che coordina gli altri saperi. Quindi se la scienza è "scientifica" a maggior ragione dovrebbe esserlo la metafisica, se la metafisica dello scienziato non è "scientifica" allora la scienza da lui prodotta può essere per caso funzionante per qualche aspetto, ma certo non è rigorosamente scientifica in quanto carente di premesse (metafisica) rigorose, e sconnessa da altri saperi importanti. La scienza è un lavoro comune fatto dagli uomini che si occupano di diversi settori e livelli di conoscenza....continua....ciao ciao da Riccardo