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domenica 28 giugno 2009

FACEBOOK, virtù e comunicazione

E' uno strumento, forse rischioso, io lo uso come strumento di comunicazione di valori in cui credo e di conoscenza...col mio vero nome e cognome, ma credo che sia necessaria prudenza per chi lavora in altri ambiti! Ci vogliono virtù e autocontrollo come in tutte le cose per servirci di esso e non esserne schiavi ! Lavoro difficile ma la vita va vissuta ! ciao ciao da Riccardo

sabato 27 giugno 2009

GIAPPONE

Il Giappone per noi rappresenta un sogno e una meta. Grande è la stima che naturalmente proviamo per il popolo giapponese. Come si dice però dalle cose migliori, se corrotte, vengono fuori le cose peggiori. I giapponesi sono dotati potenzialmente di grande virtù e penso abbiano una grande tradizione di valori alti e ideali, che provengono anche dalla Cina, dall'India; credo che l'Oriente abbia tante virtù e valori comuni con l'Occidente, e che Cina, Corea, Giappone abbiano il diritto di sentirsi uniti in una sinergia, nonstante gli scontri e le passate violenze e guerre. Oggi il Giappone sembra avere due volti, deve ritrovare la sua anima e la sua unità: il bel romanzo di Eiji Yoshikawa, MUSASHI, ben rappresenta la grandiosa bellezza del Giappone in termini paesaggistici, letterari, poetici, marziali. Non si può non rimanere incantati davanti a tanta bellezza e grandezza d'animo, che funge da faro per tutte le civiltà...quando una realtà trascende se stessa e il suo tempo, supera le barriere spazio-temporali e assurge a valore universale e perenne. Il concetto del tempo esploso, dell'istante eterno, indica la possibilità di un rapporto vivo tra tempo ed eternità, che rappresenta una meta di vera e duratura felicità che oltrepassa gli angusti limiti della nostra vita. Ecco è tutto questo che del Giappone attira i nostri sguardi persi nel fango del materialismo insulso che vuole sommergere la stessa patria ideale dei giapponesi. Una patria ideale prima che fisica e territoriale, una patria che accomuna e non divide gli animi e gli uomini. Una patria direi che unisce la civiltà cristiana con la cultura giapponese, cinese e coreana, pur diverse, e peraltro tanto dobbiamo alla forte e chiara testimonianza di tanti artigiani, samurai anche martiri e cattolici, come ai tanti cinesi e coreani del nord che ancora soffrono torture e crimini contro i diritti umani dando eroici esempi a noi "molli occidentali" senza più nerbo e spina dorsale, che però possiamo ricostruire piano piano avvalendoci di simili esempi. Come l'antico samurai, di cui si narra che addirittura ferito a morte ebbe la forza di tagliarsi la testa e seppellirla prima di morire; episodio che può sembrare macabro ma indica semplicemente la dignità e la forza d'animo che perdura nella morte e certamente oltre la stessa morte corporale come lo stesso Agostino, africano e alla base della civiltà occidentale, insegna. Agostino è stato guida e maestro per secoli, quinto, sesto, settimo, ottavo, nono, decimo, undecimo, dodicesimo almeno...e fino ad oggi, ancora uno dei più studiati autori, da lui presero lezione tutti i letterati maggiori, lo stesso Petrarca, etc,....ciao ciao da Riccardo

martedì 9 giugno 2009

Cuore e Ragione, non c'è contraddizione

L'uomo è uno, l'azione deve scaturire dall'unità, cuore e mente, ragione e fede, anima e corpo devono essere in unità perchè l'azione e la vita siano sincere e oneste.
A volte noi crediamo di dovere trascurare ragione o cuore come fossero nemici, questo è sbagliato, tu sei tu e io sono io, ragione e cuore guidati da un unico spirito in un unico corpo, anche l'azione di Dio per chi crede rispetta la libertà mia e tua, infatti il paradiso o l'inferno derivano da nostra scelta, noi siamo tutti destinati al paradiso qui e dopo ma alcuni rifiutano, e possono farlo. Il rifiuto produce odio, disperazione, frustrazione, vuoto...si vive contro, invece di vivere e godere onestamente pur nel duro lavoro che è la ricerca del paradiso ! Auguri a tutti e ciao ciao da Riccardo